La porta dell’Inferno è a Cadorna

A Milano non c'è solo la casa del Diavolo.  Si trova anche l'entrata dell'inferno

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A Milano non c’è solo la casa del Diavolo.  Si trova anche l’entrata dell’inferno. Precisamente in piazza Cadorna. Andiamo a scoprirla.

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La porta dell’Inferno è a Cadorna

# La porta dell’Inferno è a Cadorna

Inizio anni Sessanta. Durante i lavori di scavo della metropolitana M1, nei sotterranei della stazione Cadorna si sparse una voce che terrorizzò gli operai. Si disse che fosse stato scoperto un varco che portava direttamente all’Inferno.

Verità o leggenda metropolitana? Fatto sta che questa diceria provocò talmente scalpore da convincere l’allora direttore de Il Corriere della Sera di affidare al grande cronista e scrittore Dino Buzzati un’indagine sul caso. I risultati di quello che scoprì vennero pubblicati in sei puntate dal 24 aprile al 20 maggio 1964.

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# L’inferno nelle viscere di Milano

Si aggiustò sulla poltrona, partì deciso: «Caro Buzzati per caso non vorrebbe farmi una bella inchiesta sui lavori della metropolitana?»

«… politana?» feci eco, sbalordito.

Accese una sigaretta dopo averne offerta una.

«Nei lavori della metropolitana» disse «avrebbero trovato… un operaio un certo Torriani… per caso, nel corso degli scavi… dalle parti di Sempione… beh, insomma…»

Io lo guardavo, io cominciavo a spaventarmi.

Chiesi: «Che cosa dovrei fare?».

Lui prosegui: «Per caso… durante gli scavi sotterranei di Milano… dice di aver trovato… aver trovato per caso…» sembrava esitasse, imbarazzato.

«Per caso…» incoraggiandolo.

«Trovato per caso» mi fissò terribilmente «… io stesso stento a crederlo…»

«Direttore, mi dica…» Non ne potevo più.

«La porta dell’inferno, dice di aver trovato… una specie di porticina.»

Si narra che personaggi grossi e fortissimi, di fronte a ciò che massimamente avevano desiderato nella vita, quando si presentò tremarono, diventando macilenti, piccoli e meschini.

Eppure io chiesi:

«E si può entrare?»

«Dicono.»

«L’inferno?»

«L’inferno.»

«Gli inferni?»

«Gli inferni.»

Così ebbe inizio la storia di Dino Buzzati che descrisse il viaggio attraverso quella porticina in un inferno tipo Divina Commedia, nascosto nelle viscere di Milano. Così conclude il suo racconto: “Considerando ciò che ho potuto udire e vedere, mi domando anzi se per caso l’Inferno non sia tutto di qui, e io mi ci trovi ancora, e che non sia solamente punizione, che non sia castigo, ma semplicemente il nostro misterioso destino.”

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