Bordelli, nani di corte, delinquenti, truffatori: è stata questa per secoli la fotografia della vita nel vicolo Calusca. Una storia incredibile tra leggende e misteri che pochi milanesi ricorderanno.
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La storia proibita della «Stretta dei Nani» al Ticinese
# Il Vicolo Calusca: perchè era chiamato “la stretta dei Nani”?
Assieme alla vicina piazza Vetra, e vie limitrofe, costituiva il quartiere più popolare e misero della città, dove bordelli, osterie, bettole di infimo livello e pensioni luride erano tipiche del quartiere. Il nome Calusca si deve probabilmente al proprietario di un negozio di seta tra il corso e il vicolo, un bergamasco di nome Giovanni Pietro di Calusco, quasi certamente di Calusco d’Adda.
Ma c’è un altro nome, quello con cui era forse più conosciuto: la stretta dei Nani. Questo è da imputare a una antica leggenda, riguardo degli eventi capitati durante il ducato di Massimiliano Sforza, tra il 1512 e il 1515, quando nel vicolo furono messi ad abitare i “nani di corte”, membri importanti della compagine che rallegrava le giornate della corte sforzesca.
Secondo la leggenda i nani, grazie all’impunità concessa dagli Sforza, erano soliti uscire dal vicolo col buio, rapire le giovani donne del Ticinese e portarle nelle loro case, dove le violentavano. Terminato il ducato di Massimiliano Sforza, il nome rimase indelebilmente incollato al corto vicolo, la Stretta dei Nani.
# Dai nani a Ligera e bordelli
Dopo secoli ricchi di osterie e bordelli infimi, ubriaconi perditempo, ma anche dei peggiori delinquenti e prostitute, con l’avvento dell’industrializzazione e l’emigrazione di massa, il Ticinese diventa il ricettacolo della “Ligera”, la malavita milanese, dedita a rapine e truffe.
Ancora all’inizio del XX secolo il vicolo ospita noti bordelli e alcune osterie, dove risse e accoltellamenti sono all’ordine del giorno. Poi, dagli anni ’80 con la costruzione di un edificio popolare che ha reso il vicolo a fondo chiuso, e l’arrivo dei locali alla moda, Vicolo Calusca è progressivamente rinato lasciandosi alle spalle il passato torbido.
# Dove si trova il vicolo?
L’ingresso del vicolo, sconosciuto anche ai migliori conoscitori di Milano, si trova al civico 106 di corso di Porta Ticinese, ultimo civico prima di piazza XXIV Maggio e la Darsena. Oggi è lungo meno di 100 metri e sbuca nel cortile del civico 8 di piazza XXIV Maggio, dove si trovano un noto albergo e il Consolato Generale del Guatemala.
Fonte: Storie di Milano
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