Milanesità è l’attitudine innata o acquisita di distinguere l’utile dall’inutile. Questa la celebre definizione di Alessandro Manzoni secondo cui il modo di essere milanese è una filosofia che si può apprendere anche senza essere nati a Milano. Da appassionati di dialetto ci siamo chiesti: esiste una parola simbolo di milanesità? Per aiutarci abbiamo esteso la domanda agli amici lettori. Ne è risultata questa classifica.
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Le 10 parole in milanese simbolo della milanesità
#10 Balabiott
Letteralmente significa chi balla nudo. La si usa per definire un guitto, oppure chi fa il fenomeno ma in realtà è incapace di concretizzare quello che dice o, perfino, denota dubbia integrità morale.
#9 Scighera
La milanesità è questa roba qua. Prende un fenomeno atmosferico osteggiato da tutta Italia e lo trasforma in qualcosa che suona dolce come la coperta di Linus. Ma quanto è meravigliosa la scighera?
#8 Schiscetta
Ci sono i ganassa, quelli che dicono di mangiare solo al ristorante dei Master Chef e poi ci sono loro, generazioni e generazioni di studenti e di lavoratori che per la pausa pranzo si preparano la schiscetta. Senza dare nell’occhio assaporano qualcosa che sa di casa e nel più breve tempo possibile ritornano produttivi. Un super segno di milanesità.
#7 Muchela
E baaasta! L’espressione tipica del milanese di oggi quando qualcuno fa quello che a Milano è ritenuto tra i peccati capitali: esagerare. Ma la parola giusta è muchela!
#6 Cadrega
Il significato lo conoscono anche i sassi, resa universale da Aldo Giovanni e Giacomo. Ma perché una sedia può essere simbolo di milanesità? Forse la ragione è proprio dal celebre sketch del trio comico: la cadrega ha consentito di smascherare il forestiero impostore.
#5 Ciumbia
“Accidenti!”, “Accipicchia!”, “Per dindirindina!”. Dove altrove per esprimere sorpresa ci si sbraccia e si gonfia la bocca di paroloni, a Milano tutto ciò nasce e finisce con un semplice ciumbia. Un’esclamazione sobria, quasi introversa. Inesorabilmente milanese.
#4 Sciura
La vera signora di Milano. La sciura. Altra parola roboante di milanesità. Rispetto a signora, la sciura è qualcosa di avvolgente, vicino, familiare, perché Milano non ama i formalismi, i dotto’, i falsi attestati di superiorità.
#3 Bauscia
E vabbé, dobbiamo ammetterlo. Il milanese è sobrio, sì certo, educato, già, raffinato, pure, però anche lui ha i suoi momenti di irriverenza, quelli in cui come Hulk si strappa le vesti e si trasforma in uno spaccone. In ogni milanese, anche nel più timido e introverso, alberga un Peppino Prisco.
#2 Barlafus
Inutile, ingrombrante, buono a nulla, per dirla alla Moratti «incompetente». Gh’è chì domà barlafus: ci son qui solo cose o persone inutili. Potrebbe sembrare il contrario della milanesità e invece proprio utilizzare questa parola la esprime al massimo. Perché sintetizza quello che diceva il Manzoni sulla milanesità: la capacità di distinguere l’utile dal barlafus.
#1 Pirla
Milanesità = la capacità di distinguere l’utile dal barlafus. O dal pirla. Alla fine vince questo epiteto universale con cui il milanese divide il mondo. Chi è pirla e chi non lo è.
Continua la lettura con: Le più belle parole del milanese
ANDREA ZOPPOLATO
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