Le 7 parole desuete del milanese che bisognerebbe riportare alla luce

Non si sentono più. Eppure sarebbero così utili al giorno d'oggi

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acquaevento19 IG - Scarliga merluss
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Ci sono parole del milanese antico che oggi non si sentono più. Eppure sarebbero così utili al giorno d’oggi. 

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Le 7 parole desuete del milanese che bisognerebbe riportare alla luce

#1 Sifülot de menta

storiemeneghine.it – Sifülot de menta

Il significato è letteralmente fischietto di pianta aromatica, quella caramella a forma di zufolo, venduta sui banchetti delle fiere paesane, che però non fischiava in quanto priva della pallina. Questo termine milanese è per indicare delle persone un po’ tarde di comprendonio. Potete dirgli: «Te sei proprio un sifülot de menta!». Ci capirà ancora meno, ma sei che raffinatezza?

#2 Urlucc

pixabay- Alicia_Chant – Allocco

Significa allocco e veniva utilizzata per riferirsi a una persona non troppo giusta di testa, uno stupidotto. Invece del clacson potete gridare: «Datti una mossa, urlucc!»

#3 Gras de rost

Sei proprio un grasso di arrosto. L’arrosto non deve essere né troppo secco, né troppo pieno di grasso poiché rischia di renderlo poco piacevole al palato e gelatinoso. Il termine significa in poche parole: pesante, insopportabile, una persona che esagera e diventa antipatica e fastidiosa. Praticamente il 90% di chi frequentiamo oggigiorno. 

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#4 Scarliga merluss

acquaevento19 IG – Scarliga merluss

Scarliga merlus” deriva dal detto “Scarliga merlus, che l’è minga ‘l tò ùss” che tradotto in italiano significa: scivola via merluzzo che questo non è il tuo posto.  C’erano alcuni mercanti che trasportavano il pesce in città senza pagare il dazio e in caso di ispezione, i funzionari corrotti li avvisavano con questa frase. Oggi è utilizzato per allontanare qualcuno di indesiderato “vai via”, “allontanati“. Facendogli segno con la mano. Meraviglioso. 

Leggi anche: Le parole più incomprensibili del milanese

#5 Martur

Questo termine definisce invece una persona priva o scarsamente dotata di intelligenza, avvedutezza e buonsenso, in poche parole uno sciocco. Onomatopeico. 

#6 Tripee de maiolega

Un oggetto instabile per via dei suoi piedi e un tipo di ceramica molto bella ma altrettanto fragile: la traduzione letterale è infatti “treppiede fatto di maiolica”.  Nel dialetto milanese si usa per riferirsi a una persona non troppo affidabile. Così si può apostrofare un tira pacchi. 

#7 Gaetana

LeSpecialiste-pixabay – Borse

Letteralmente borsa da viaggio: qualcosa che contiene tutto quel che può servire, non solo la spesa. Un derivato del fagotto, un qualcosa con cui ti spostarsi, o viaggiare, con l’occorrente necessario. Invece di valigia o borsetta, se ci portiamo una gaetana sai che figura con le amiche?

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1 COMMENTO

  1. Mi è stato detto: il grasso in eccesso nell’arrosto è quello che si scarta perché non buono (ovviamente per chi non lo gradisce). Quindi un Grass de Rost sarebbe chi viene apostrofato, senza aggressività, come un buono a nulla, un inutile.

    Dibattito aperto.

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