Ci sono parole del milanese antico che oggi non si sentono più. Eppure sarebbero così utili al giorno d’oggi.
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Le 7 parole desuete del milanese che bisognerebbe riportare alla luce
#1 Sifülot de menta

Il significato è letteralmente fischietto di pianta aromatica, quella caramella a forma di zufolo, venduta sui banchetti delle fiere paesane, che però non fischiava in quanto priva della pallina. Questo termine milanese è per indicare delle persone un po’ tarde di comprendonio. Potete dirgli: «Te sei proprio un sifülot de menta!». Ci capirà ancora meno, ma sei che raffinatezza?
#2 Urlucc

Significa allocco e veniva utilizzata per riferirsi a una persona non troppo giusta di testa, uno stupidotto. Invece del clacson potete gridare: «Datti una mossa, urlucc!»
#3 Gras de rost
Sei proprio un grasso di arrosto. L’arrosto non deve essere né troppo secco, né troppo pieno di grasso poiché rischia di renderlo poco piacevole al palato e gelatinoso. Il termine significa in poche parole: pesante, insopportabile, una persona che esagera e diventa antipatica e fastidiosa. Praticamente il 90% di chi frequentiamo oggigiorno.
#4 Scarliga merluss

“Scarliga merlus” deriva dal detto “Scarliga merlus, che l’è minga ‘l tò ùss” che tradotto in italiano significa: scivola via merluzzo che questo non è il tuo posto. C’erano alcuni mercanti che trasportavano il pesce in città senza pagare il dazio e in caso di ispezione, i funzionari corrotti li avvisavano con questa frase. Oggi è utilizzato per allontanare qualcuno di indesiderato “vai via”, “allontanati“. Facendogli segno con la mano. Meraviglioso.
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#5 Martur
Questo termine definisce invece una persona priva o scarsamente dotata di intelligenza, avvedutezza e buonsenso, in poche parole uno sciocco. Onomatopeico.
#6 Tripee de maiolega
Un oggetto instabile per via dei suoi piedi e un tipo di ceramica molto bella ma altrettanto fragile: la traduzione letterale è infatti “treppiede fatto di maiolica”. Nel dialetto milanese si usa per riferirsi a una persona non troppo affidabile. Così si può apostrofare un tira pacchi.
#7 Gaetana

Letteralmente borsa da viaggio: qualcosa che contiene tutto quel che può servire, non solo la spesa. Un derivato del fagotto, un qualcosa con cui ti spostarsi, o viaggiare, con l’occorrente necessario. Invece di valigia o borsetta, se ci portiamo una gaetana sai che figura con le amiche?
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Mi è stato detto: il grasso in eccesso nell’arrosto è quello che si scarta perché non buono (ovviamente per chi non lo gradisce). Quindi un Grass de Rost sarebbe chi viene apostrofato, senza aggressività, come un buono a nulla, un inutile.
Dibattito aperto.