Le cose davvero sopravvalutate di Milano… secondo i milanesi

Abbiamo chiesto ai milanesi che cosa davvero sia sopravvalutato a Milano... ecco le risposte

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dontelmamamilano IG

Milano a volte se la canta e se la suona. Abbiamo chiesto ai milanesi cosa è davvero sopravvalutato in città. Le risposte sono state a tratti inevitabili, a tratti sorprendenti.

Le cose davvero sopravvalutate di Milano… secondo i milanesi

# La qualità della vita

Il primo tema ad emergere, ce lo si poteva aspettare, è la qualità della vita. Ufficialmente, stando alla classifica Qualità della Vita 2023 di Lab24, Milano figura all’8° posto, che non è per nulla male. Per alcuni milanesi, però, questo dato non rispecchia la realtà. In diversi sottolineano che, sebbene Milano sia una metropoli dinamica, la qualità della vita è penalizzata dalla sicurezza, tema che, effettivamente, incide molto sul dibattito cittadino.

Le preoccupazioni legate alla criminalità segnano sicuramente la qualità della vita e i milanesi non si sentono tutelati: con 6.991,3 denunce ogni 100.000 abitanti, il capoluogo lombardo è la città più insicura d’Italia.

# Il conto in banca 

Credits: medicinaonline.com

Nell’immaginario collettivo Milano è spesso associata all’idea di ricchezza, benessere economico e prosperità, in realtà il tema del costo della vita è piuttosto presente nelle riflessioni dei milanesi.

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Sarà anche vero, la città è il polo economico più importante d’Italia, ma ciò non si riflette sempre nei conti bancari dei cittadini. Molti lavoratori si trovano bloccati in contratti a tempo determinato o part-time, magari pure mal pagati, che non permettono di affrontare le altissime spese quotidiane.

A fronte di stipendi più alti rispetto alla media nazionale, il costo della vita schizza alle stelle. Secondo Codacons, Milano è al secondo posto in Italia per il costo della vita, e il divario tra redditi e spese è tale che perfino chi ha un impiego stabile fatica a vivere serenamente. Per i giovani, la soglia di povertà si attesta a 1.175 euro mensili, mentre per un tenore di vita dignitoso ne servono quasi 2.000 euro.

 

# Il Sindaco e la Giunta 

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala a un incontro di sostegno al candidato sindaco di Saronno Augusto Airoldi in piazza Libertà, Saronno, 30 settembre 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Tema delicato, che però sembra non essere mosso solo da ideologie politiche, è la critica diffusa all’operato del Sindaco e della Giunta Comunale, con cui i cittadini non sono per nulla indulgenti: molti ritengono che l’amministrazione milanese sia concentrata su grandi progetti, trascurando le esigenze quotidiane dei cittadini.

Politiche come Area C e Area B, pensate per chi vive in centro, mettono in difficoltà gli abitanti della periferia e questo, per forza di cose, si traduce in un giudizio negativo. Sindaco e Giunta potrebbero essere ritenuti “sopravvalutati” da alcuni milanesi proprio perché all’inizio, almeno in teoria, diversi cittadini devono essere stati entusiasti della visione proposta, ma, poi, con il passare del tempo e il sorgere dei problemi, sembrano essersi disaffezionati ai progetti dell’amministrazione.

# Affitti e prezzi delle case

Una studentesca protesta contro il caro-affitti al Politecnico di Milano

Milano è arcinota per i suoi prezzi immobiliari esorbitanti e i milanesi non hanno mancato di farci sapere che, secondo qualcuno di loro, gli immobili in oggetto non valgono per nulla i prezzi da capogiro.

Trovare una casa in città è un’impresa titanica, soprattutto per gli studenti e i giovani lavoratori. Eppure, molti appartamenti sembrano proprio non valere quello che costano. Effettivamente, chiunque abbia valutato la possibilità di un affitto sa che monolocali che rasentano l’indecenza vengono affittati a cifre spropositate, e che gli affitti medi superano tranquillamente i 900 euro al mese.

Il sindaco Sala ha promesso un Piano Casa da 10.000 abitazioni, ma le soluzioni messe in campo sembrano insufficienti a contrastare il fenomeno della gentrificazione. Secondo alcuni milanesi, le case di Milano costano troppo per quello che offrono.

# L’Inter 

Qualcuno dei milanesi interpellati si lascia andare a considerazioni triviali: l’Inter figurerebbe tra le cose più sopravvalutate di Milano. L’autore di questa affermazione potrebbe tranquillamente essere tanto un milanista quanto un interista deluso dalla sua squadra, che, effettivamente, dopo la batosta del derby ha deluso, e non poco, la sua tifoseria. Sulla carta, l’Inter è la squadra più forte di Milano, ma nel campo di San Siro non è riuscita a confermare questa valutazione teorica.

L’Inter è una grande squadra, ma la sua alternanza di stagioni gloriose e momenti di crisi è, comprensibilmente, frustrante per i tifosi e gli appassionati. Anche se rimane molto amata, la squadra è percepita da alcuni come meno forte di quanto la sua fama suggerisca.

# Spontini e Luini

credits: IG @spontini_pizza

Dopo l’Inter, è il turno di due altri mostri sacri dell’immaginario milanese: Luini e Spontini, due autentiche istituzioni gastronomiche della città, che, secondo alcuni, sarebbero sopravvalutate. Nonostante la fama dei celebri panzerotti di Luini e la pizza alta di Spontini attiri, oggettivamente, folle di turisti e un buon numero di residenti, alcuni ritengono che gusto e qualità non giustifichino l’hype che le circonda.

Sostanzialmente, per alcuni, sarebbero posti buoni, ma non così eccezionali ed effettivamente Milano offre tante altre opzioni culinarie, di pari o migliore livello, che non ricevono la stessa attenzione mediatica. Nonostante ciò, per molti altri milanesi, Luini e Spontini rimangono un’ottima opzione da valutare qualora ci si trovasse a dover mangiare velocemente in centro.

Continua la lettura con: Come ci si sente a vivere a Milano? I tre grandi pregi e… i due motivi di disagio

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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