Le strade più pittoresche e «magiche» di Milano

Milano ha delle vie bellissime, alcune poco note e in quartieri lontani dal centro

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Milano ha delle vie bellissime, alcune poco note e in quartieri lontani dal centro. Ecco una selezione di quelle che reputo più belle e pittoresche.

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Le strade più pittoresche e «magiche» di Milano

#10 Stretta Bagnera, la strada automobilistica più stretta di Milano e il suo macabro passato

Non è bella però la stretta Bagnera è pittoresca, se non altro perchè è la strada automobilistica più stretta d’Italia. Ma i brividi non sono solo per le fiancate dell’automobile. Sono anche per il suo macabro passato: qui operava Antonio Boggia, il più celebre serial killer di Milano, che fu anche l’ultimo condannato a morte della storia della città.

#9 Via Ottolini, come in una fiaba dei fratelli Grimm

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In zona Bocconi, tra via Giambologna e via Castelbarco, sembra di ritrovarsi in un villaggio alsaziano con piccoli edifici d’epoca e villette con giardino, tra cui due spettacolari con travi esterne in legno.

#8 Via Santa Croce, con la Milano hi-street story

Strada pedonale che conduce da corso di Porta Ticinese a piazza Vetra. Una piacevole passeggiata a fianco di Sant’Eustorgio, tra opere di street gallery e giardini del centro. L’idea della street art è stata di don Augusto Casolo, parroco della Basilica di Piazza Vetra, che, nel 2014, ha deciso di affidare a undici artisti la decorazione di un muro con la storia della città. Sono stati coinvolti nell’operazione alcuni esponenti della street art milanese, facendo nascere la Milano hi-street story.

#7 Via Ventura, la strada della creatività

Strada resa celebre con il Fuorisalone di Lambrate, è uno dei luoghi culto della creatività milanese. Con l’East market, le sue vecchie fabbriche, i loft eleganti, i suoi terrazzi e le installazioni permanenti di arte contemporanea curate da Mariano Pichler e Made in Lambrate.

#6 Via San Marco, tra la Chiusa di Leonardo e il tunnel pedonale di Porta Nuova

Strada simbolo della vecchia Milano, con alcuni ristoranti storici della città, tra cui la mitica Latteria, raggiunge il culmine allontanandosi dal centro, con la chiusa di Leonardo e il tunnel pedonale che conduce a Porta Nuova.

#5 Via Cavalieri del Santo Sepolcro, alla ricerca del Sacro Graal

Unisce Piazza Papa Paolo Sesto a via Solferino, percorrendo i chiostri di San Simpliciano. Via aperta negli anni Quaranta, sembra quasi un sentiero tra i boschi, con piastrelle in pietra, è una delle più insolite del centro di Milano.

#4 Via della Spiga, la strada più adorabile del Quadrilatero 

La via del quadrilatero della moda a cui i milanesi sono più affezionati. E’ la versione più intima, e pedonale, di Montenapoleone di cui è parallela. Prende il nome dalla storica “contrada della Spiga“.

#3 Corso Garibaldi, la strada più identitaria della vecchia e della nuova Milano

Forse la strada che esprime meglio l’identità di Milano. Percorrerla è come fare un viaggio nel tempo. Venendo dal centro si passeggia tra case tipiche milanesi finché appare sullo sfondo lo skyline di Porta Nuova. Si può proseguire la passeggiata lungo corso Como fino a Gae Aulenti percorrendo la pedonale più lunga e affascinante della città.

#2 Vicolo dei Lavandai, l’angolo più pittoresco dei Navigli

Prende il nome da un lavatoio che fino agli anni ’50 era usato dalle donne per lavare i vestiti. Il vicolo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie perché nell’Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini, organizzati in una vera e propria associazione: la Confraternita dei Lavandai. E’ sicuramente il punto più pittoresco e visitato dei navigli.

#1 Via Lincoln, un po’ Burano, un po’ Cape Town

Sembra di essere a Burano o a Cape Town. Invece siamo a Milano nel quartiere arcobaleno in zona cinque giornate. La sua storia è curiosa: a fine ‘800 una cooperativa operaia progettò un Quartiere Giardino composto da piccole abitazioni a prezzi accessibili, destinate ai lavoratori della zona. Negli anni seguenti, gli abitanti hanno iniziato ad abbellire l’area, sfidandosi a chi trovava il colore più allegro per la propria facciata. A Primavera i colori vengono ancora più valorizzati dagli alberi in fiore.

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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