Mezzo secolo di vita per una delle più suggestive aree verdi di Milano nate da un’idea visionaria. Si ha la sensazione di essere lontano dalla città e di entrare in luogo che è sempre stato naturale, ma che in realtà è il risultato di una scrupolosa progettazione. Scopriamo come è nato, come è fatto e alcune curiosità sconosciute ai più. Foto cover: Ph. rs76_ingenium IG
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Mezzo secolo di Boscoincittà: 7 curiosità e segreti che non conoscevi sulla piccola foresta di Milano
#1 Un bosco “artificiale”: un’idea visionaria nata durante la crisi petrolifera degli anni ’70
Boscoincittà, nel Municipio 7, il 21 settembre ha festeggiato il mezzo secolo di vita con una grande festa aperta ai milanesi. Tutto nasce da un’idea visionaria di Italia Nostra, l’associazione ambientalista che si occupa di recuperare aree degradate come successo più di recente con il Boschetto di Rogoredo, in piena crisi petrolifera e con le prime domeniche a piedi. L’esigenza di verde da parte dei cittadini spinge l’associazione nel 1974 a chiedere in gestione al Comune di Milano una prima porzione di terreno di 35 ettari per realizzare un bosco, tra le via Novara e Lucio Cornelio Silla, e farla diventare una delle aree verdi più suggestive della città.
#2 Il primo progetto italiano di riforestazione urbana
Si tratta del primo progetto italiano di riforestazione urbana che ha visto e vede coinvolti tuttora scuole, associazione, enti di volontariato e cittadini. Per farlo è stata creata una sezione apposita di Italia Nostra chiamata Centro per la Forestazione Urbana.
#3 Un “parco che cresce”: unito al Parco delle Cave è uno dei parchi più estesi della città
Nel corso degli anni il parco ha esteso la sua superficie. Dai primi 35 ettari ha raggiunto i 120 mq, che hanno consentito di congiungerlo con il Parco delle Cave e che ne fanno il quarto per grandezza in città. Fa parte del Parco Agricolo Sud.
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#4 Al suo interno 200 orti coltivati dai cittadini
Un parco di tutti i cittadini curato dagli operatori del Centro per la forestazione urbana di Italia Nostra e da chiunque voglia essere d’aiuto. Nello specifico ci sono circa 200 orti assegnati ai milanesi che ne hanno fatto richiesta e che coltivano con grande cura. Dall’estate 2021, viste le code in aumento davanti alle mense sociali, alcuni ortisti e alcune ortiste hanno deciso di iniziare a destinare parte delle verdure raccolte ad associazioni impegnate nella distribuzione di pacchi alimentari a famiglie fragili.
#5 C’è persino un apiario
Oltre a radure, alberi e orti, nel Boscoincittà ci sono un laghetto progettato per migliorare il microclima favorendo sviluppo di flora e fauna e formato da diversi fontanili che si intrecciano nel parco, una zona umida con una serie di bacini d’acqua, un frutteto, un vivaio e persino un apiario. Presente nel parco da 15 anni è diventato un punto di riferimento per l’apicoltura urbana nei parchi. Italia Nostra propone a riguardo corsi-laboratorio, attività per i bambini e opportunità per le aziende apistiche che praticano nomadismo e desiderano far bottinare le proprie api anche tra le fioriture del parco.
#6 Ospita un’antica cascina del ‘400
Non solo natura ma anche storia. All’interno del parco c’è anche la quattrocentesca cascina San Romano. L’edificio è stato ristrutturato e ospita la Sede del Centro Forestazione Urbana, una biblioteca e delle aree coperte messe a disposizione a titolo gratuito.
#7 Riconosciuto dall’Unesco “Tesoro del Mondo”
Nel 2003 il Boscoincittà insieme al Parco delle Cave hanno ricevuto il titolo di “Tesoro del Mondo” dalla rete internazionale dei Club Unesco. È stato attribuito come riconoscimento «alle istituzioni pubbliche e alle associazioni di Milano per la progettualità, l’impegno e il sostegno che hanno saputo dare in questi anni al sistema del verde nella zona Ovest della città e come ricompensa ai cittadini che ogni giorno vivono e difendono queste aree verdi».
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FABIO MARCOMIN
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