Da oggi quando qualcuno vi dirà “A Milano avete tutto tranne il mare”, potrete rispondere “E’ vero, però un tempo avevamo anche quello!”.
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Quando a Milano il mare c’era davvero
Milano per tantissimi è una città perfetta, o quasi. L’unica cosa che le viene rimproverata è quella di non avere il mare, ma non è sempre stato così. In origine, infatti, quando ancora i milanesi non esistevano, il mare faceva da padrone. Da oggi quando qualcuno vi dirà “A Milano avete tutto tranne il mare”, potrete rispondere “E’ vero, però avevamo anche quello!”.
# Un cittadino inaspettato: il mare
Circa 600 mila anni fa, quando ancora il Bosco Verticale non era neppure una vaga idea e il Manzoni stava nell’iperuranio a concepire i Promessi Sposi, a Milano c’era un cittadino inaspettato: il mare. Poi piano piano capì che il suo posto non era questo, che era tempo di lasciare spazio ad un altra super cittadina ancora presente: la pianura padana. All’arrivo della pianura padana le cose cambiarono radicalmente, ma il mare prima di andarsene aveva lasciato dei segni per non farsi dimenticare. E infatti proprio durante i lavori in viale Byron sono stati trovati dei resti di conchiglie e gusci che testimoniano ancora oggi la presenza del mare a Milano.
# I primi a mettere piede a Milano? I liguri, ma non lasciarono alcuna focaccia
Quindi il mare milanese è esistito eccome, ma dopo l’arrivo della pianura padana, come si è creata la nostra città? Tutto è iniziato con un via vai di culture e popoli. I primi ad arrivare, 4500 anni fa, furono i liguri. Questo popolo preistorico si stanziò in pieno centro città, nella zona di Missori, e così come il mare lasciarono delle tracce del loro passaggio: non aspettatevi però la focaccia o il pesto, lasciarono frecce e seghetti in pietra. Nonostante i liguri misero per primi piede nella culla della città, non ne furono i fondatori.
# Belloveso e la scrofa semilanuta: la leggendaria fondazione di Milano
Dopo i liguri arrivarono gli insubri, che iniziarono a costruire i primi agglomerati di capanne, simili ad un villaggio organizzato, ma poi arrivarono gli etruschi e gli insubri furono costretti a levare le tende… o meglio le capanne. Anche gli etruschi però rimasero poco in pianura padana poiché vennero battuti dai Galli a Melpum (l’attuale Melzo). Furono proprio i Galli, secondo Tito Livio, a fondare la nostra città. A dirla tutta il fondatore fu Belloveso, il capo della tribù dei Biturgi. Andrea Alciato ci ha raccontato nel Rerum Patriae come leggendariamente avvenne la fondazione di Milano, grazie alla scrofa semilanuta: Belloveso arrivato in pianura padana decise di voler fondare una città, ma non sapeva né come chiamarla né dove gettarne le fondamenta. Così, come erano soliti fare gli antichi, il principe gallo consultò gli Dei che gli risposero di fondare la sua città laddove avesse trovato una scrofa ricoperta di lana.
Indubbiamente nella storia di Belloveso si fondono realtà ed elementi leggendari, ma effettivamente un’origine consigliata dagli Dei rende il tutto più intrigante. La scrofa semilanuta rimase a lungo il simbolo di Milano, finché i Visconti non lo sostituirono con il celebre biscione. Ancora oggi, però, continua ad affascinare chi apprezza la leggenda di Belloveso e si può osservarla in piazza dei Mercanti, sempre se non si preferisce credere alla storia nuda e cruda, per la quale i fondatori di Milano furono gli insubri con le loro capanne (che considerando le origini marittime della zona, potremmo quasi chiamarli bungalow).
Continua la lettura con: Il MARE a Milano? Che cosa succederebbe se tutti i GHIACCIAI si sciogliessero
ROSITA GIULIANO
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