Queste sono le strade più strane di Milano

La strada che dà i numeri, quella più "nera", quella a forma di piazza, quella che non esiste

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Foto redazione - Ville Tudor

Con l’aiuto dei lettori abbiamo cercato di scoprire quali sono le strane più strane di Milano. 

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Queste sono le strade più strane di Milano

# Via Giambologna, la strada Tudor

Foto redazione – Ville Tudor

Di Milano i milanesi amano molto quello che sembra… non di Milano. Un esempio è via Giambologna, dalle parti della Bocconi, dove le villette in stile Tudor ci catapultano nell’Inghilterra di Emily Brontë.

# Stretta Bagnera, la via carrabile più stretta d’Italia

Più di un’auto ci ha lasciato la fiancata. E’ la stretta Bagnera, la strada più stretta e “nera” d’Italia. Fu al centro delle cronache nere per i delitti del più celebre serial killer della storia di Milano. 

Leggi anche: La Stretta Bagnera nasconde un tragico passato

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# Viale delle Rimembranze, il viale a forma di piazza

È forse il viale più piazza del mondo: viale delle Rimembranze di Lambrate. Una piazza perfettamente circolare che prende il nome di viale. La piazza-“viale” delle Rimembranze unisce le due parti in cui era divisa Lambrate fino all’inizio del XX secolo: Lambrate di sotto, che includeva via Conte Rosso e Lambrate di sopra.

Leggi anche: Perché Viale delle Rimembranze ha la forma di una piazza?

# Foro Buonaparte, la strada che dà i numeri

Credits Andrea Cherchi – Foro Buonaparte

Pochi sanno che in origine il progetto per questa strada era grandioso: si sarebbe dovuto realizzare un imponente colonnato dorico. Non solo: al centro di questo colonnato era prevista una grande piazza circolare delimitata da porticati e edifici pubblici in stile neoclassico, con sale per comizi, un museo, una sorta di Pantheon e le terme, distribuiti tutti intorno. Il complesso avrebbe dovuto essere circondato, inoltre, da un canale circolare navigabile attraversato da ponti e collegato alla Cerchia dei Navigli. Niente di tutto questo è stato realizzato. Ma la strada presenta comunque delle caratteristiche che la rendono unica. Una curiosità riguarda il nome della strada. Quello corretto è Foro Buonaparte, e non Foro Bonaparte come si sarebbe portati a pensare. Il motivo è che Napoleone modificò solo successivamente il suo cognome per renderlo più fonetico alla pronuncia francese, togliendo la lettera “u”, mentre le targhe toponomastiche sono rimaste quelle riportanti il cognome originario. Ma forse la più tipica stranezza della strada riguarda la disposizione dei numeri civici. Rispetto alle altre vie di Milano, dove i numeri proseguono pari o dispari ai due lati della strada, Foro Buonaparte cambia il tipo di numerazione esattamente a metà. Per cui ci sono situazione strane, tipo il numero civico 46 si trova nei pressi dell’acquario civico, mentre il 47 si trova nei pressi di Cadorna, a circa 10 minuti di distanza. 

Leggi anche: Foro Buonaparte, strada che dà i numeri

# Via Mozart, l’unica intitolata a un austriaco

via mozart
via mozart

Milano è stata parte dell’Impero Asburgico per circa 150 anni. I segni dell’occupazione sono ancora ben visibili in città, dal Teatro alla Scala alla michetta. Eppure dalle strade sono state cancellati i nomi degli antichi occupanti. Si è salvato solo uno. Il grande compositore Wolfang Amadeus Mozart, peraltro così innamorato che a Milano ci voleva venire a vivere. Milano ha deciso di celebrarlo dedicandogli una delle sue strade più belle, nel cuore del Quadrilatero del Silenzio. 

Leggi anche: L’unica strada di Milano con il nome di un austriaco

# Via Carlo Cattaneo, il grande milanese celebrato all’estero ma quasi ignorato a Milano 

Via Carlo Cattaneo a Lugano

A Milano non passa lo straniero. Quasi tutte le strade sono intitolate a personaggi più o meno noti della storia italiana. Specchio del desiderio dall’Unità d’Italia in poi di rinfocolare lo spirito di patria. Una strumentalizzazione che ha colpito anche in senso contrario. Esiste anche uno dei grandi della storia italiana che viene celebrato però più all’estero che nella sua città di nascita. Si tratta di Carlo Cattaneo, tra gli eroi delle Cinque Giornate e padre del Federalismo, bocciato dagli eredi dello Stato Sabaudo. Forse proprio questa sua idea così alternativa al modello centralista sposato dai governanti italiani è alla base del suo “confino” a Milano. Mentre a Lugano, ad esempio, a lui viene dedicato il viale più importante della città, a Milano ci si aspetterebbe qualcosa di ancora più grande. Macché: via Cattaneo a Milano è un vicolo breve e stretto, seminascosto alle spalle della Galleria dedicata a Vittorio Emanuele II. Anche la posizione suona come beffa. 

Via Carlo Cattaneo a Milano

# Piazza Belloveso, il fondatore di Milano relegato in periferia

A Roma non hanno simpatia per chi ha reso grande Milano prima di loro. Come per Cattaneo anche Belloveso, il padre fondatore della città, è stato piuttosto maltrattato nella toponomastica cittadina. La piazzetta a lui intitolata è persa nella periferia della città, dalle parti di Niguarda. Il primo re di Milano meriterebbe ben altro trattamento. 

Leggi anche: la storia di Belloveso, il fondatore di Milano

# Via Roma

La via che non esiste. Milano è l’unica grande città d’Italia a non averla. 

Leggi anche: Perché a Milano non c’è via Roma

Continua la lettura con: Le strade di Milano con le case meno care

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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