Si dice che gli eschimesi abbiano 50 parole per descrivere la neve. Anche ai milanesi non basta una parola per definire la nebbia: ne hanno almeno due. Non tutti conoscono la differenza tra le due e soprattutto l’origine.
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«Scighera» o «nebia»: chi conosce la differenza?
La nebbia a Milano, ormai diventata sempre più rara, non aveva però le caratteristiche delle nebbie presenti in altri luoghi. In passato era talmente presente nella vita di tutti i giorni dei milanesi che si sono creati nel tempo due vocaboli per indicarla. Il primo è appunto scighera, il secondo nebia. La differenza stava nello spessore della nebbia: scighera indicava una nebbia densa e spessa, nebia una leggera bruma.
Perciò anche se si potrebbe pensare il contrario, il termine che definisce più propriamente la nebbia è scighera.
E’ molto interessante scoprire la sua etimologia. Deriva infatti dal latino caecaria, parola collegata con il latino caecus (cieco). E’ quindi facile comprendere che per i lombardi la scighera sia qualcosa che acceca, che non ti fa vedere al di là del tuo naso.
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GIULIA PICCININI
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