La metro di Milano non è un mezzo di trasporto ma un modo di essere. O uno state of mind, come amano dire i più radical. E Lorenzo Nuti, in arte @benve.nuti, ha immaginato, in un reel su Instagram, per ognuna delle 5 linee della metropolitana quale locale di Milano sarebbero. Queste le sue 5 impressioni trascritte, rielaborate… e potenziate.
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Se le linee della metro fossero dei locali di Milano, sarebbero questi
Ma se le linee della metro milanese si trasformassero in locali, quali sarebbero? L’invito di Nuti è a immaginare ogni metro come un bar o ristorante, con un’atmosfera e una clientela unica. Ecco come potrebbero essere le linee della metro milanese, ciascuna con un carattere che rispecchi la sua personalità e quella delle zone che attraversa.
# Metro Blu (M4): «Il bar hipster dei vini naturali»
«La metro blu, ancora giovane e raffinata, incarna lo spirito di un piccolo bar che si distingue per l’offerta di vini naturali. Come quel locale alla moda che attira un pubblico selezionato, la M4 è una linea che piace per la sua modernità e il suo fascino esclusivo. L’atmosfera, pur essendo raffinata, ha un sapore mediorientale, con un menu di piatti speziati e originali che attirano i veri intenditori.
Essere accolti con un sorriso non è semplice. Bisogna essere perfettamente allineati con lo stile del posto, tanto che il personale ti scruta per capire se meriti davvero di entrare nel loro mondo. I posti a sedere sono limitati, solo dieci, e se non soddisfi il “test del cool”, potresti anche non ottenere il tuo bicchiere di vino da 10 euro. Una combinazione di fascino e una leggera sensazione di esclusione ti lascia con un ricordo ambiguo, ma affascinante.»
# Metro Rossa (M1): «La pizzeria napoletana sovrastimolante»
«La metro rossa rappresenta il caos organizzato, proprio come una pizzeria napoletana che trovi in ogni angolo di Milano. La vivacità e il rumore sono i protagonisti di questo viaggio, in cui la folla e le urla dei camerieri creano un’atmosfera frenetica e coinvolgente.
Il personale, prevalentemente di origine napoletana, comunica in un miscuglio di entusiasmo e urla, rendendo l’esperienza ancora più caotica. L’ambiente è una mescolanza di neon brillanti, tavoli affollati e il costante chiacchiericcio che ti mette a dura prova. La pizza, purtroppo, non è mai davvero soddisfacente, ma nonostante le promesse di non tornarci, ti ritrovi regolarmente a varcare la porta di quel locale caotico.»
# Metro Gialla (M3): «Il McDonald’s di Porta Venezia e Piazza Duomo»
«La metro gialla, quella sempre affollata e un po’ inquietante, è come il MacDonald di uno dei fast food delle zone più turistiche di Milano, come Porta Venezia o Piazza Duomo. Non è mai una scelta che fai con entusiasmo, ma più una necessità. È l’opzione che scegli quando non hai alternative, quando il tempo è stretto e la voglia di cercare qualcosa di migliore è praticamente nulla.
L’ambiente è caotico, sovraffollato e un po’ pericoloso, con persone di ogni tipo che si affacciano sulla scena. Il senso di disagio è palpabile, ma alla fine è difficile rinunciare alla sua “comodità”, nonostante il disappunto che ti lascia.»
# Metro Verde (M2): «Il cocktail bar di Corso Como»
«Elegante e alla moda, la metro verde è il cocktail bar più esclusivo di Corso Como, uno dei luoghi più celebri di Milano per lo shopping e la vita mondana. Qui, ogni dettaglio è curato: dai drink impeccabili agli aperitivi che si fanno notare. Il design del locale è pensato per impressionare, e la clientela non è da meno: belli, perfetti per Instagram, e sicuramente in cerca di attenzioni. Ma c’è un problema.
Nonostante l’apparenza perfetta, Corso Como ha un’energia che può risultare opprimente: una folla costante e un rumore che sembra non fermarsi mai. La metro verde è quella linea che ammiri da lontano, ma alla quale non sempre vuoi avvicinarti. Il fascino è evidente, ma l’idea di entrare in quel mondo ti fa sentire un po’ fuori posto.»
# Metro Lilla (M5): «Il bar tabacchi cinese»
«La metro lilla è come un bar tabacchi gestito da cinesi, un luogo pratico e senza fronzoli. Non lo scegli per il piacere di passare del tempo lì, ma per una necessità: un caffè veloce, una ricarica telefonica, o un pacchetto di gomme.
Discreto, essenziale e sempre pronto a soddisfare la tua necessità, questo è il tipo di posto che ti aspetti trovare in una zona non particolarmente turistica o mondana. La metro lilla è un’ancora di salvezza, ma non è certo il posto dove ti fermeresti volentieri a chiacchierare o a sorseggiare qualcosa.»
Fonte: @benve.nuti
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MATTEO RESPINTI
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