Se ti dico Italia, tu cosa mi dici? Le 5+1 risposte dei milanesi. C’è anche Giorgia…

Milano e l'Italia non sono proprio la stessa cosa, abbiamo chiesto ai milanesi cosa pensano del Bel Paese

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Lo sappiamo, tra i milanesi l’Italia evoca emozioni forti e contrastanti: spesso guardiamo alla nazione con un misto di amore, critica e orgoglio. Abbiamo chiesto ai milanesi “Se ti dico Italia, cosa mi dici?”, ecco le 5+1 che contengono le risposte più frequenti e più votate.

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Se ti dico Italia, tu cosa mi dici? Le 5+1 risposte dei milanesi. C’è anche Giorgia…

#1 La Pizza: il simbolo gastronomico per eccellenza

Credits: Pixabay – PublicDomainImages

Se c’è una cosa che mette tutti d’accordo, è la pizza. Per molti (è così anche per i milanesi), l’Italia è sinonimo di questo piatto iconico, amato in tutto il mondo. I milanesi condividono le stereotipo internazionale che vede l’Italia il paese della pizza. 

Cosa vuol dire tutto ciò? Forse si tratta del classico sarcasmo meneghino che intende denunciare la provincialità del nostro Paese.

Resta il fatto che la pizza è un patrimonio culturale italiano, un’occasione di condivisione e  Ogni città ha le sue varianti, dalla napoletana con il cornicione alto, alla romana più croccante, alla milanese spesso più leggera.

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#2 Arte, storia e cultura senza pari

Credits: parcocolosseo.it
Colosseo

Altro tema ricorrente tra le risposte dei milanesi è il patrimonio artistico e storico dell’Italia. Da Firenze a Roma, da Venezia a Napoli, il Paese è un museo a cielo aperto. Milano stessa, con il suo Duomo, l’Ultima Cena di Leonardo (recentemente passata “sotto il controllo” della Grande Brera) e il Castello Sforzesco (forse ancora troppo sconosciuto anche ai milanesi stessi), è un esempio della ricchezza culturale di cui gli italiani possono vantarsi.

Le testimonianze del grande passato ei popoli italiani sono ovunque: piazze, chiese, musei e palazzi storici che raccontano secoli, passati, di grandezza e genialità. L’Italia è la culla del Rinascimento, ha dato i natali a Dante, Michelangelo, Raffaello e Leonardo. I turisti di tutto il mondo accorrono per ammirare la Cappella Sistina, il Colosseo, i canali veneziani e gli innumerevoli borghi disseminati lungo la penisola.

#3 Il clima favorevole: un lusso ineguagliabile

Wikipedia – Carlo Pelagalli

Molti milanesi riconoscono che, nonostante i disastri climatici che negli ultimi anni sembrano colpire il mondo, l’Italia gode ancora di un clima invidiabile. L’alternanza delle stagioni, la presenza del mare e delle montagne e le temperature generalmente miti rendono il Paese una destinazione ambita da turisti e residenti.

Le estati calde, ma mai come quelle di Dubai, gli inverni mai eccessivamente rigidi e le primavere in fiore fanno dell’Italia un luogo ideale in cui vivere o da visitare tutto l’anno. Dall’affollata costa ligure alle spiagge della Sicilia, dalle montagne del Trentino alle colline umbre, ogni angolo del Paese offre condizioni climatiche favorevoli a chi cerca sole, neve o fresche brezze estive.

#4 Un Paese splendido, ma in perenne crisi

Credits: Unicusano

Non manca però un certo realismo nelle risposte, d’altronde abbiamo chiesto ai Milanesi. In molti vedono l’Italia come un luogo meraviglioso, ma afflitto da problemi cronici.

L’instabilità politica cronica, la burocrazia soffocante e la difficoltà nel trovare opportunità lavorative sono alcuni dei motivi per cui alcuni intervistati hanno, addirittura, espresso il desiderio di emigrare. «Vorrei scappare e non tornare più», ha scritto qualcuno, evidenziando un senso di frustrazione che convive con l’amore per la propria terra.

Nonostante il suo enorme potenziale, l’Italia fatica a offrire ai giovani prospettive di crescita, e molti (tra il 2011 al 2023, sono 550 mila i giovani italiani tra i 18 34 anni emigrati all’estero) decidono di trasferirsi all’estero in cerca di un futuro più sicuro.

#5 Un Paese che divide: tra sogno e disillusione

Hieronymus Bosch, Il giardino delle delizie, dettaglio

Ma non c’è solo chi sogna di scappare, qualche milanese, e non sono pochi, muove critiche dirette letterarie al bel Paese.

Tra le risposte più frequenti, alcune hanno un filo rosso che le lega: c’è chi scomoda, forse a ragione, il sommo Dante con i suoi versi, «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma di …!». Chi, con un paragone poetico originale, descrive l’Italia come «una florida rovina» e chi cita Collodi definendola «la terra dei balocchi» e sottintende che il conto non sia ancora arrivato.

# 5+1 Giorgia Meloni: un simbolo politico del nostro tempo

Molte risposte indicano come elemento distintivo proprio lei. «Giorgia, Giorgia, Giorgia». È bastato un nome, ripetuto più di una volta certo, ma pur sempre un semplice nome. Ed è così almeno dalle scorse elezioni europee, quando il Presidente del Consiglio dei Ministri, e leader di Fratelli d’Italia, ha scelto di candidarsi in prima persona con la dicitura «Giorgia», senza nemmeno la necessità del cognome.

Comunque la si pensi, lo riconoscono anche i milanesi (che a livello comunale da tempo sostengono il centro-sinistra), questo è un chiaro segno di popolarità e rappresentatività del Paese. Nominata spessissimo sulle prime pagine dei quotidiani stranieri, sempre presente nei feed di tutti i social del Paese, Giorgia è un simbolo dell’Italia. Per ora. 

Continua la lettura con: 7 cose che l’Italia invidia ai milanesi

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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