Il sindaco di Londra Sadiq Khan è stato a Bruxelles per una richiesta particolare al parlamento europeo: richiedere una speciale cittadinanza UE per gli abitanti di Londra.
LONDRA ancora più Città-Stato: il Sindaco chiede cittadinanza UE per i londinesi
Una cittadinanza associativa per preservare dei diritti cancellati dalla Brexit
Sadiq Khan è andato Bruxelles per promuovere la richiesta di una cittadinanza associativa, che rafforza il ruolo da città-stato di Londra: città che ha votato contro la Brexit e che ora invoca maggiori tutele e diritti per i suoi abitanti.
Come riporta il sito Euronews.it il sindaco ha rilasciato questa dichiarazione: “Capisco che non avremo gli stessi privilegi che avevamo quando eravamo membri dell’Unione europea, perché abbiamo lasciato il mercato unico”…”tuttavia una cittadinanza associata consentirebbe di conservare qualche diritto. Quindi, per esempio, potremo spostarci in Europa, potremo, se si vorrà, studiare, lavorare in Europa e godere di altri vantaggi“.
In ottica futura commenta: “…non voglio che i miei figli crescano tornando indietro nel tempo quando consideravamo francesi e tedeschi con sospetto. Voglio che i nostri figli li considerino nostri amici, come parte della famiglia…”.
Dalla Scozia all’Irlanda del Nord, arrivando a Milano: si procede spediti verso un’Europa delle autonomie
Da quando la Brexit è diventata definitiva il Regno Unito è entrato in subbuglio. Londra non è l’unica a ribellarsi alla volontà del resto degli inglesi. La Scozia ha comunicato di voler effettuare un referendum per richiedere di staccarsi dal Regno Unito e rimanere nell’Unione Europea, così come l’Irlanda del Nord è in agitazione per separarsi dalla Gran Bretagna e unirsi all’Irlanda. Il motivo è un solo: l’Europa è fatta di tante diverse culture e identità, che nel processo di costruzione di unica entità europea non sono state considerate e anzi sono viste come un ostacolo per contrastare le altre superpotenze mondiali USA e Cina.
Lo scenario che si sta aprendo in Europa mostra che se vuole rilanciarsi, l’UE deve ripartire dalle diversità, mettendole in risalto, per far emergere la vera caratteristica che attira turisti da tutto il mondo: la Francia è diversa dall’Italia, Berlino è diversa da Milano, ma tutte insieme rappresentano una cultura millenaria che ci unisce nella nostra diversità.
Questo concetto è replicabile anche in Italia, la patria dei comuni, del campanilismo in senso buono che è stato terreno fertile per il Rinascimento e l’arte ammirata da tutti.
In questo caso Milano, come Londra o la Scozia con la Brexit, sta guidando una rivolta con un centralismo anacronistico che sta distruggendo l’Italia. Sempre più cittadini stanno rivendicando il diritto di rafforzare la propria identità in Italia e in Europa chiedendo maggiore autonomia per incidere attraverso le sue politiche nel processo di riforma nazionale ed europeo.