Il centrodestra è ancora in alto mare per individuare il nome del candidato sindaco. Dopo il rifiuto di Oscar De Montigny, queste sono le tre nuove ipotesi per il candidato del centro destra.
Il buono, il brutto e il cattivo: le TRE NUOVE IPOTESI per il CANDIDATO del CENTRO DESTRA
#1 Salvini: “ho l’identikit giusto. È un imprenditore del mondo del sociale e un professore universitario. Credo che le prossime ore saranno decisive“
Matteo Salvini dopo alcuni giorni di tensione, con la rinuncia di De Montigny a ricoprire le vesti di candidato sindaco per il centro destra alle prossime elezioni comunali a Milano in autunno, sembra avere ritrovato l’ottimismo. Si dice certo di aver individuato la persona giusta, con cui ha avuto un colloquio positivo nelle scorse ore, per sfidare il sindaco uscente Sala: “Sono appena rientrato apposta per occuparmi del candidato sindaco di Milano. E credo che sia la volta buona. È un imprenditore del mondo del sociale e un professore universitario. Credo che le prossime ore saranno decisive“.
#2 Ma spunta il nome di Feltri (con Albertini)
Una delle ipotesi circolate nella giornata di ieri 24 giugno è quella del direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri con Gabriele Albertini vicesindaco, come riportato dal Corriere della Sera, la cui risposta a riguardo è stata: “La cosa mi solletica e anche mi lusinga. Però, io non saprei amministrare un condominio, figuriamoci Milano“. Aggiungendo che: “Mai fatto una campagna elettorale, mai stato nemmeno consigliere comunale». L’esperienza di Albertini potrebbe essere di aiuto. L’ironia di Vittorio Feltri: “Giusto. Posso chiedere di fare tutto a lui, io esercito il potere di indirizzo“.
#3 Oppure il colpo a sorpresa: Sala sfida Salvini, “Si candidi lui”
Il sindaco Sala ha commentato la rinuncia dell’ultimo sfidante in ordine di tempo, che avrebbe potuto competere con lui alle prossime elezioni comunali, proponendo lo stesso Salvini come candidato del centro destra: “È chiaro che abbiamo due visioni della città differenti, magari sarebbe un’occasione per chiamare i milanesi a esprimersi a favore dell’una o dell’altra. Potrebbe essere una soluzione“. Aggiungendo che “Milano merita una competizione forte, io so che posso non essere creduto, ma non sono qua ad aspettare di non aver nessuno o di avere un debolissimo candidato, perché non va bene per Milano“.
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FABIO MARCOMIN
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