Sull’Appennino di Parma, Piacenza e Reggio Emilia alcune donne hanno lasciato il segno e oggi le loro storie vengono ancora raccontate. Tra le donne più significative delle zona, nonché tra le più importanti dell’epoca medievale, c’è certamente Matilde di Canossa, feudataria vicina al Papato, per la quale sono state costruite alcune fortezze. Così i castelli, testimoni di episodi dove le donne sono le protagoniste, oggi vengono chiamati anche “i castelli delle donne”, nei quali sono stati creati itinerari turistici.
I CASTELLI delle DONNE
# Castello di Canossa
Il Castello di Canossa si trova su una rupe biancastra di arenaria, ma oggi non resta altro che il rudere. La fortezza, infatti, che in precedenza era fortificata, fu più volte distrutta e ricostruita. Canossa è sull’Appennino di Reggio Emilia al centro della Val d’Enza tra le cosiddette Terre Matildiche, la donna era così importante che oggi quest’area è conosciuta come tale. Tuttavia, Canossa ha sempre avuto una posizione strategica durante le guerre tra Papato e Impero e “andare a Canossa” è ormai usato come sinonimo di umiliazione e perdono, in oltre 30 lingue. Il Castello, inoltre, fu il luogo in cui l’imperatore Enrico IV ottenne la revoca della scomunica dal pontefice Gregorio VII, avuta anche grazie a Matilde.
# Castello di Bianello
Partendo da levante, Bianello è il secondo dei quattro colli contigui di Quattro Castella (Reggio Emilia), insieme a Monte Vetro, Monte Lucio, Monte Zane. Anche questo castello, isolato e immerso nel bosco, è legato alla storia della potente donna Matilde di Canossa. In questo caso era la dimora della madre, Beatrice di Lorena, principessa di stirpe reale. Si tratta di una roccaforte a pianta poligonale con una torre. Il Castello è importante perché qui Matilde fu incoronata vice regina d’Italia da Enrico V.
# Castello di Sarzano
Sarzano si trova sul medio e alto Appennino e il suo Castello è poco lontano dall’abitato di Casina. La donna a cui è legato il castello è la scienziata e storica dell’Ottocento, Maria Bertolani del Rio. Questa fu la prima a studiare il maniero e a creare manufatti che hanno dato poi origine alla lunga tradizione di raffinato artigianato artistico dell’Emilia. Una curiosità sul Castello di Sarzano è che l’attore britannico Cristopher Lee è stato undicesimo marchese di Sarzano.
# Rocca Sanvitale
La Rocca di Sanvitale di Sala Baganza, in provincia di Parma, è una vecchia residenza di caccia. Si trova sulle colline dell’Appenino, vicino al torrente Baganza, ed è circondata da un giardino Settecentesco, cinto da mura. All’interno si possono ammirare decorazioni e affreschi. La Rocca fu fondamentale per la difesa dei castelli parmensi e in essa vi soggiornarono vari conti e duchi. Qui visse la moglie di Napoleone, Maria Luigia, imperatrice dei francesi e duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla.
# Castello di Vigoleno
Se si vuole capire come si viveva nel Medioevo, il borgo di Vigoleno, inserito ne “I Borghi più belli d’Italia” è perfetto con il suo mastio e il suo castello. Il castello nel Novecento, precisamente tra il 1921 e il 1935, assunse un ruolo culturale particolarmente importante. La principessa Maria Ruspoli Gramont lo trasformò, infatti, in un salotto culturale, un luogo di incontro per artisti; qui vi si recarono personaggi illustri come Max Ernst e Gabriele D’Annunzio.
# Castello di Torrechiara
Nella Val Parma, nel territorio di Langhirano, si trova il Castello di Torrechiara, una fortezza Quattrocentesca dai tratti sia medievali che rinascimentali sulla cima di un colle. In questo caso il castello fu dedicato ad una donna, Bianca Pellegrini. Il suo amato era Pier Maria Rossi e fu lui a ordinare la costruzione della fortezza. Il loro amore è celebrato nella “Camera d’Oro”.
Fonti: visitemilia.com
Continua la lettura con: I 7 CASTELLI più BELLI dell’Emilia Romagna
BEATRICE BARAZZETTI
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