Le 5 «botteghe cult» che hanno fatto la storia di Milano

I negozi iconici che attraversano la storia di Milano

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Ph. @sarpifoodtour IG

Il vestito della Milano che fu, quella delle piccole compere quotidiane, della ricerca della qualità, del consiglio del bottegaio, che i suoi prodotti li cercava, e non il contrario. Insomma, l’anima commerciale della città che ha reso Milano grande, umana e bella.

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Le 5 «botteghe cult» che hanno fatto la storia di Milano

Anche le Botteghe Storiche hanno il loro albo

Milano è una città che non dimentica la sua storia e, allo stesso tempo, sa valorizzare la sua cultura. Proprio per questo, nel 2004, il Comune ha istituito un vero e proprio albo che tutela le Botteghe Storiche in città e, con delibera del 5/10/2004 n. 2220, ha approvato le linee guida per la sua istituzione, con lo scopo, appunto, di difendere le attività commerciali e artigiane dal forte radicamento nel tessuto sociale ed economico. Questo conferisce alle botteghe una sorta di riconoscimento che le equipara a beni culturali a rischio d’estinzione.

Per essere riconosciuta bottega storica vanno rispettati alcuni criteri: il negozio deve avere almeno 50 anni di attività nello stesso settore merceologico (anche se si sono succeduti diversi titolari) e deve conservare in tutto o in parte i caratteri costruttivi, decorativi e di interesse storico o architettonico.
Ad oggi l’albo raccoglie poco meno di 600 Botteghe Storiche ma la speranza è che questo numero non debba scendere a causa della grave crisi economica che stiamo vivendo.

#1 Il Re della Baita  – Chinatown

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Dal 1939, formaggi, salumi e rarità: una missione chiara e raccolta in pieno quella che troneggia sotto il nome dell’attività. La bottega del Signor Fabio Re in via Paolo Sarpi, è straripante e odorosa, fatta di ricerca meticolosa e passione per il suo lavoro. Al suo interno si possono trovare davvero delle rarità come il cusié, una toma d’alpeggio stagionata e affinata con foglie di tabacco, e la toma veneta stagionata nel fieno.

#2 Drogheria Radrizzani – Porta Venezia

Ph. credits: Drogheria Radrizzani

Altra bottega più che storica. Presente in viale Piave dal 1910 fu, prima, di una tale signor Robbiani, e dal settembre 1940 di Gaspare Radrizzani e di sua moglie Maria, gli storici proprietari. Coppia che non si arrende, nemmeno quando nel 1943 il palazzo al civico 20 viene distrutto dai bombardamenti: nel maggio del 1945, sulle macerie, Gaspare ricostruisce e torna a vendere prodotti di drogheria e coloniali. Qui si scovano prodotti spesso introvabili: al fianco dei più conosciuti prodotti di marca, è possibile gustare pezzi sfiziosi di provenienza ricercata come cioccolati, sott’olii, risi e paste, tartufi di Alba, confetture artigianali, formaggi di malga, caviale fresco, saponette…

 

#3 Torrefazione Hodeidah – Sempione

Ph. credits: milanodavedere.it

Nata nel 1946, la torrefazione la si trova in via Pier della Francesca e la si percepisce, decine di metri prima, anche senza sapere esattamente dov’è. Il profumo della tostatura non inganna, non per niente è considerata tra le migliori botteghe storiche di Milano. Hodeidah conserva l’eleganza sobria delle antiche torrefazioni d’altri tempi e offre tantissime varietà, provenienti dalle coltivazioni di tutto il mondo, tostate in bottega per ottenere miscele inconfondibili. Altro fiore all’occhiello di Hodeidah è “Il giardino del The”: oltre cento varietà da assaporare assieme alla raffinata selezione di biscotti.

 


#4 Pregiate Carni Piemontesi – Loreto

Negli anni d’oro erano circa 1300 le macellerie a Milano, ma oggi ne sopravvivono meno di un quarto. Una di queste è la Pregiate Carni Piemontesi che dal 1959 si trova in via Montepulciano e che fino al 2009 era gestita dal suo patron, Ercole Villa, pioniere della vera carne piemontese e riconosciuto da tutti come esperto assoluto. Oggi a proseguire è un degno erede, storico allievo che da lui ha imparato tutto, il signor Bruno. Nel suo bancone si possono trovare la Fassona, il vero sanato piemontese, la Scottona, il castrato e la Pezzata Rossa Bavarese.

 


#5 Enoteca Il Grifo d’Oro – Lambrate

Di anni ne ha 83 e come si legge nel sito dell’enoteca storica: “L’attività di commercio di vini “da trasportarsi in recipienti chiusi” fu avviata in qualità di fondatore da Guarneschelli Carlo di origine pavese, il quale con denuncia del 28 dicembre 1937 comunicava alla Camera di Commercio l’apertura di un esercizio per la vendita di vini e liquori, acque minerali, olio, birra, con sede in Via Porpora, 157 a Milano.” Parole che fanno comprende quanta acqua, e quanto vino, siano passati di qua. Sui suoi scaffali di legno originali oltre, a centinaia di bottiglie, si possono trovare prodotti sfiziosi come il patè, i pecorini, i dolci di Pienza.

 

# L’ultima ad andarsene: Drogheria La Casa del Miele – Istria

Ph. credits: thefashionpolitan.com

Era una piccola bottega, con i suoi begli arredi su misura in noce massello e frassino, nata nell’anno della grande crisi del 1929 e purtroppo chiusa con la crisi del Covid nel 2021. Passate le enormi difficoltà della seconda guerra mondiale, in cui la bottega distribuiva cibo come pasta, riso, zucchero nero, sapone nero a pezzi con le tessere, si susseguirono nella gestione sempre mani e cuori esperti, fino ad arrivare alla signora Simona.
La Casa del Miele in viale Zara, oltre ad essere una drogheria di quasi un secolo di vita, è diventata anche caffetteria e meta di aperitivi, grazie ai suoi taglieri di formaggi e miele e al suo piccolo menù di piatti tradizionali milanesi. Dove si potevano acquistare a peso spezie, erbe, liquirizia e le ginevrine, le caramelline tonde di zucchero colorato.  

Continua la lettura con: Il BAR SEGRETO di Milano dove si torna indietro nel tempo tra BOTTIGLIE d’ORO e monete speciali

BARBARA VOLPINI

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Barbara Volpini
Segno zodiacale gemelli e mancina. Il resto, tutto sommato, è meno importante: laurea in giurisprudenza, copywriter, social media marketer, interior designer, scrivo racconti e ballo il tango.

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