Come ci si sente a vivere a Milano? I tre grandi pregi e… i due motivi di disagio

Milàn l'è un gran Milàn, dice la canzone, ma i milanesi vivono bene?

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Milàn l’è un gran Milàn, dice la canzone, ma i milanesi vivono bene? Abbiamo raccolto indagini statistiche e valutazioni di servizi e settore per capire se i milanesi vivono davvero bene.

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Come ci si sente a vivere a Milano? I tre grandi pregi e… i due motivi di disagio

# I due grandi vantaggi di vivere a Milano: cultura e lavoro

Il dossier Qualità della vita 2023 (di Lab24) pone la città di Milano all’8° posto nella classifica, ma non bisogna farsi ingannare: la città della Madonnina è preceduta da Bologna, Trento, Aosta, Bergamo, Firenze e Modena. Tra le grandi metropoli italiane Milano occupa un posto di tutto rilievo.

I 6 parametri utilizzati per valutare le città sono:

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  • Ricchezza e consumi, rispetto al quale la città si posiziona 20°.
  • Affari e lavoro, rispetto al quale la città svetta al 1° posto.
  • Giustizia e sicurezza, il parametro che, con il 107° posto, affossa il risultato complessivo della città.
  • Demografia e società, rispetto al quale la città si posiziona 13° posto.
  • Ambiente e servizi, che, con un 41° posto, è il secondo parametro peggiore per Milano.
  • Cultura e tempo libero, dove la città vanta un ottimo 2° posto.

I due grandi punti di forza del capoluogo lombardo sono il suo dinamismo economico-lavorativo e culturale. La città, i milanesi lo sanno bene, è riconosciuta come il principale polo economico d’Italia e uno dei più importanti in Europa.

Credits: Janno Nivergall – Pixabay

Il sindacato CGIL parla, per il 2023, di 1.507.000 di cittadini occupati (0,8% in più rispetto al 2019), quindi di un tasso di occupazione complessivo pari al 71,2% dei cittadini abili al lavoro. I maggiori settori di occupazione sono i servizi alle imprese, gli alberghi, il commercio, la ristorazione, l’industria e l’edilizia.

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La cultura e il tempo libero sono l’altro grande punto di forza di Milano: nelle sotto-classifiche di questo parametro ottimi posti sono occupati dalla diffusione della banda larga (segno di una città al passo con la tecnologia) e dalla frequentazione di palestre, piscine e stabilimenti termali, di centri per il benessere fisico e del patrimonio museale. Anche l’indice di sportività, che vede Milano al 5° posto nella classifica nazionale, è un ottimo segno per la città.

In questo quadro, complessivamente molto buono, i tasti dolenti sono: l’assenza di amministratori comunali con meno di 40 anni (67° in classifica), la valutazione dei ristoranti della città (53° in classifica) delle librerie (56° in classifica) e del meteo (91° in classifica), che però poco dipende dagli abitanti.

# Servizi: mezzi pubblici a livello (quasi) nord- Europeo

Credits: Comune di Milano

Negli ultimi anni, Milano si è affermata come una delle città italiane più impegnate nella promozione della mobilità sostenibile. Con l’espansione delle piste ciclabili (2,1 km ogni 10.000 abitanti), la cui diffusione ci vede 25° in Europa, e il crescente numero di veicoli elettrici, che, secondo Aci (Automobile Club d’Italia), sono passati da 3.830 nel 2021 a 7.284 nel 2023, la città sta cercando di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria.

Per ridurre il traffico, soprattutto delle auto più inquinanti, l’amministrazione comunale ha introdotto da tempo misure quali Area B e Area C. Più recentemente, il Sindaco, Beppe Sala, ha annunciato la volontà di estendere la durata dell’Area C anche ai weekend, che prima ne erano esclusi.

Da un sondaggio di Confcommercio, condotto su 549 imprese meneghine, emerge che, secondo gli intervistati, le nuove regole danneggeranno le attività commerciali (per il 77%) e renderanno meno attrattivo il centro (per il 65%).

Invece, per quanto riguarda i mezzi pubblici, la RELAZIONE ANNUALE INTEGRATA del Gruppo ATM 2023, parla chiaro: “Il livello di servizio è stato elevato, con una regolarità che mantiene livelli soddisfacenti: maggiori del 96,5% in superficie e del 99,8% in metropolitana, con una soddisfazione media dei Clienti di 7,6 punti su un massimo di 10.”

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# I grandi motivi di disagio: 1. Il costo della vita

Credits: Moerschy – Pixabay

Il costo della vita a Milano è tra i più elevati d’Italia, infatti secondo un’analisi del Codacons (2024), che confronta i prezzi di beni e servizi nelle principali città italiane, Milano si trova al secondo posto appena sotto Aosta.

Nel dettaglio, Milano si distingue per alcuni dei costi più elevati nel panorama nazionale. Tra tutti spicca il prezzo del panino al bar, che a Milano raggiunge i 5,39 euro, il più alto d’Italia, con un aumento dell’8,02% rispetto all’anno precedente. Altri costi notevoli sono l’equilibratura gomme e la convergenza, con un prezzo medio di circa 88 euro, ben al di sopra, per esempio dei 38 euro di Catanzaro.

Osservatorio Prezzi, a maggio 2024, rileva che anche rispetto ai beni di consumo la situazione non cambia: il costo del caffè tostato ha raggiunto quasi 12 euro al chilo, il miele è arrivato a 12,50 al chilo, il costo della passata di pomodoro è generalmente aumentato del 17% rispetto allo scorso anno e il costo delle vongole ha visto un incremento del 23%.

L’olio extravergine d’oliva, ingrediente principe della cucina italiana, ha registrato un aumento drammatico del 74%, con un prezzo medio di 9,89 euro per bottiglia da litro.

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# I grandi motivi di disagio: 2. L’insicurezza

Credits: @polizia_locale_fp – Instagram

Ancor più che il costo della vita, la sicurezza è il vero tema negativo che attanaglia la città di Milano. Come riportato prima, nel quadro dell’indagine sulla qualità della vita nelle città italiane (Lab 24), sicurezza e giustizia sono il tema che più penalizza Milano.

Con 6.991,3 denunce ogni 100.000 abitanti, un altro dossier di (Lab 24), indice della criminalità 2023, indica il capoluogo lombardo al primo posto tra le città più insicure d’Italia.

I dati del report, effettivamente, non sono positivi per il 2023 si parla di: 3.489 denunce per minacce, 1.229 denunce per percosse, 3.832 denunce per lesioni dolse, 29.720 denunce per danneggiamenti, 124.631 denunce per furti, 4.123 denunce per rapine, 20.029 denunce per frodi informatiche e 76 denunce per omicidi colposi su 298 omicidi totali in Italia nel 2023.

La Belle Epoque (FIlm)

Quindi, come ci si sente a vivere a Milano? La risposta è complessa. Da un lato, grazie al lavoro e alla cultura, la città occupa l’8° posto nella classifica dei luoghi in cui la qualità della vita è migliore, dall’altro il costo di questa vita risulta tra i più elevati d’Italia e, come emerge dall’ultimo dossier citato, la sicurezza è il tasto dolente della metropoli.

Continua la lettura con: I trucchetti per vivere bene a Milano

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.