Da Milano a Taranto in bici: Frank Lotta lo fa ogni anno. Un viaggio da imitare?

Altro che piste ciclabili...

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Ogni anno, nel periodo natalizio, Frank Lotta, storico speaker di Radio Deejay, si mette in sella alla sua bicicletta per un viaggio straordinario attraverso l’Italia, da Milano a Taranto. Un’avventura solitaria che racconta nei suoi documentari, tra cui Scendogiùlabici3, scopriamo nel dettaglio di che si tratta.

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Da Milano a Taranto in bici: Frank Lotta lo fa ogni anno. Un viaggio da imitare?

# Le origini e la passione per la radio

Credits: @FrancescoFrankLotta (FB)

Frank Lotta, all’anagrafe Francesco Lotta, è nato a Grottaglie e cresciuto a Monteiasi, in provincia di Taranto. Suo padre, operaio dell’Ilva, aveva una piccola radio locale, e proprio tra mixer, microfoni e cuffie Frank ha sviluppato la propria passione per la comunicazione.

Dopo essersi trasferito a Milano e aver lavorato come insegnante di educazione fisica, ha deciso di seguire la sua vera vocazione. Nel 2010 è approdato a Radio Deejay, coronando un sogno di lunga data.

Il suo amore per il viaggio nasce dall’ispirazione avuta vedendo il film Into The Wild, la storia di Christopher McCandless, che lo ha spinto a voler esplorare il mondo in solitaria. Il suo primo viaggio importante è stato il Cammino di Santiago, nel 2012, un’esperienza che lo ha profondamente segnato, facendogli scoprire la bellezza dell’incontro con gli altri e della scoperta di sé.

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Da lì, la sua passione per l’avventura non si è mai fermata, portandolo a visitare luoghi incredibili come l’Islanda, la Patagonia e la Giordania, raccontandoli attraverso libri, radio e documentari.

# L’idea di un viaggio in bici

Credits: @FrancescoFrankLotta (YT)

Tre anni fa, in un momento di intensa routine lavorativa, Frank ha sentito il bisogno di un cambiamento. Conducendo una trasmissione quotidiana, non poteva più permettersi lunghi viaggi, così ha deciso di fare qualcosa di “folle”: il 24 dicembre, finita la diretta, ha preso la bici ed è partito da Milano con destinazione Bari. Così è nato il primo #Scendogiùlabici.

Negli anni successivi ha proseguito il viaggio, arrivando sempre più a sud, fino a Taranto, sua città natale. Il percorso si è snodato attraverso le Cinque Terre, la via Francigena fino a Roma, poi giù verso la Puglia. Superato il confine di Altamura, Frank si è sentito finalmente “a casa”.

# Il viaggio e i suoi racconti

Credits: @FrancescoFrankLotta (FB)

Durante il viaggio, Frank documenta tutto ciò che vive: gli incontri casuali, la generosità delle persone, le difficoltà fisiche e mentali, ma anche le piccole gioie che solo un viaggio in solitaria può regalare.

«Viaggiare così, in un periodo dell’anno in cui il consumismo raggiunge il suo apice, ha un impatto ancora più forte. Si riscoprono la semplicità e il valore delle cose», racconta.

Nonostante il lavoro in radio, durante il viaggio Frank evita di ascoltare musica: «Le cuffie le porto solo per emergenza. Mi sono anche “annoiato” durante il tragitto, ma fa parte del gioco. La bici è una piccola culla, un movimento cadenzato che ti permette di stare solo con te stesso. Un lusso inestimabile».

Anche la condivisione sui social avviene con moderazione: «Pedalavo dieci ore al giorno e pubblicavo due minuti di stories su Instagram. Preferisco usare lo smartphone per i video, perché una telecamera rischia di rovinare la spontaneità degli incontri».

# Il ritorno a Taranto e il significato del viaggio

Credits: @FrancescoFrankLotta (FB)
Credits: @FrancescoFrankLotta (FB)

Dopo giorni di viaggio, la meta finale è Taranto, città che Frank ha vissuto da ragazzino e che oggi riscopre con occhi nuovi: «Quando andavo a scuola prendevo l’autobus alle 6.50 con gli operai dell’Ilva per essere in classe alle 8. Tornare e rivedere il Castello Aragonese, il Ponte Girevole, è sempre una grande emozione».

Della sua terra natale gli manca soprattutto il mare: «a Milano sto bene, ma ogni tanto penso: “Caspita, però c’è il mare, si sta bene”. Mi manca la Puglia fuori stagione, l’idea di svegliarmi e in un quarto d’ora essere in spiaggia. E la costa ionica è incredibilmente bella».

Ciò che resta di ogni viaggio non sono solo i chilometri percorsi, ma le esperienze vissute e le persone incontrate. Frank Lotta non viaggia solo per arrivare a destinazione, ma per riscoprire il valore della lentezza, della condivisione e della libertà. E, ogni anno, con la sua bicicletta, ci ricorda che il viaggio più bello è quello che ci porta a conoscere meglio noi stessi. A quanti milanesi gioverebbe una scelta “folle” come questa?

Spunto: Gazzetta del Mezzogiorno 

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MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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