La primavera nel Nord Italia ha qualcosa di magico. Sarà quell’aria frizzantina che sa di rinascita, saranno i cieli azzurri che sembrano dipinti col pastello o forse è solo la voglia di mollare tutto e infilarsi un paio di scarpe comode per partire all’avventura. Queste sono le 10 gite fuori porta per farti dimenticare la città.
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Dieci gite da fare in primavera per dimenticarti di Milano
#1 Boscoincittà: Milano green edition

Per dimenticarsi di Milano non serve fare molti chilometri. Boscoincittà è un’oasi verde immensa in via Novara, a due passi dal traffico ma lontana anni luce dallo stress.
Un parco pubblico con boschi, prati, corsi d’acqua, laghetti e persino duecento orti assegnati a cittadini che li coltivano con grande cura. Ci sono anche un giardino d’acqua, un apiario, un frutteto e una cascina. Chi arriva qui ha la sensazione di essere lontano dalla frenesia della vita urbana e di immergersi nella natura, in un ambiente in cui fare passeggiate, un bel picnic, birdwatching o semplicemente buttarsi su un prato a fare nulla.
#2 Oasi Sant’Alessio: safari in Lombardia

A pochi km da Milano, un’oasi naturalistica dove si vedono aironi, cicogne, lontre e falchi. L’Oasi di Sant’Alessio è un’area naturale protetta situata a Sant’Alessio con Vialone, in provincia di Pavia. Fondata nel 1973 da Harry e Antonia Salamon, si estende su circa 10 ettari e offre un rifugio a numerose specie animali, molte delle quali rare o a rischio di estinzione. Il percorso dell’oasi è suddiviso in due principali ambienti: il percorso europeo e il percorso tropicale. L’oasi è anche un centro di conservazione e ricerca, impegnato in progetti di allevamento e reintroduzione in natura di specie come la cicogna bianca, il cavaliere d’Italia e lo scoiattolo rosso europeo. Non ci sono ristoranti dentro, ma nelle vicinanze si trovano agriturismi da favola come “Cascina Caiella”.
#3 Borgo Ticino: una passeggiata nella storia con vino

Semplicemente “il Borgo” per i pavesi, Borgo Ticino è l’espansione di Pavia oltre l’omonimo fiume e con le sue case colorate affacciate sull’acqua conserva il fascino di un paese di pescatori e renaioli. Per arrivarci dalla città di Pavia occorre attraversare il lungo Ponte Coperto, superato il quale è possibile scorgere la statua di una lavandaia intenta a lavare i panni. Un’altra statua si trova in via Milazzo, attaccata alla parete di un edificio e si tratta della “Linguacciona”, una donna che fa appunto la linguaccia e riporta alla leggenda legata ai pettegolezzi delle lavandaie. Lungo via dei Mille sorge la parrocchiale di S. Maria in Betlem, una tappa consueta per i pellegrini che nel Medioevo andavano in Terra Santa. Una città universitaria densa di cultura e poco più in là, un borgo pittoresco lungo il Ticino: è come un film ambientato nel passato, ma con gelato artigianale. Numerosi sono infatti i piatti tipici del luogo come il riso alla certosina, il salame d’oca e la Torta Paradiso (non a caso), a proposito puoi provare “Antica Osteria del Previ” per piatti pavese DOC.
#4 Isole Borromee: una fiaba galleggiante sul Lago Maggiore

Isola Madre
Tre isole, un lago da sogno e palazzi da nobiltà. L’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori sono il triangolo d’oro del romanticismo lacustre. Un piccolo arcipelago che sorge nel Lago Maggiore davanti al Golfo Borromeo, tra le cittadine di Stresa e Verbania: le Isole Borromee sono una delle perle del Piemonte. L’Isola dei Pescatori è l’unica abitata, un piccolo borgo composto da una piazzetta principale e stretti vicoli costellati di negozi e mercatini dedicati all’artigianato locale. Una curiosità: l’Isola Madre ospita pavoni bianchi che passeggiano liberi all’interno del grande giardino all’inglese che circonda Palazzo Borromeo.
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#5 Giardini di Villa Taranto: Il paradiso botanico

Per chi ama i fiori, i Giardini di Villa Taranto sono una tappa obbligata. Situati a Verbania sul Lago Maggiore, sono una delle meraviglie naturali più affascinanti d’Italia: estesi su circa 16 ettari, questi giardini sono il risultato della passione del Capitano Neil McEacharn, che nel 1931 iniziò a trasformare la proprietà in un’oasi botanica di fama internazionale. Il parco ospita circa 20.000 specie vegetali provenienti da tutto il mondo, organizzate in diverse aree tematiche. Tra le principali attrazioni si trovano la Fontana dei Putti, che in estate è avvolta da grandi foglie note come “orecchie d’elefante”, il Labirinto delle Dahlie, il Giardino delle Eliche e la Serra Tropicale dedicata a piante tropicali e subtropicali, tra cui la Victoria cruziana, una ninfea gigante con foglie che possono raggiungere i due metri di diametro.
#6 Funicolare Brunate: il cielo sopra Como

Faro di Brunate
Da Como, si sale con la funicolare e ci ritroviamo a Brunate, il balcone sul Lago. Inaugurata nel 1894, la funicolare collega la città al borgo, situato a 700 metri di altitudine. Il viaggio, lungo circa 1 km, dura 7 minuti e offre una vista spettacolare sul lago e sulle Alpi. Se soffri di vertigini, alla fine del percorso puoi consolarti da “Capolinea Bistrot” vicino alla funicolare che offre taglieri, vini e una vista da standing ovation. Da Brunate, una passeggiata di pochi minuti conduce al Faro Voltiano, eretto nel 1927 in onore di Alessandro Volta, che offre una vista ancora più spettacolare. Da Brunate poi parte un suggestivo sentiero che sorvola il Triangolo Lariano fino a Bellagio.
La funicolare è attiva tutti i giorni dalle 6:00 alle 22:30, con prolungamento fino alle 24:00 il sabato e durante il periodo estivo, mentre le partenze avvengono ogni 15-30 minuti, a seconda dell’orario.
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#7 Montevecchia: la Toscana della Brianza

Viene considerato “il monte di Milano”. Si tratta di un incantevole borgo situato nel cuore della Brianza, a metà strada tra Milano e Lecco. Arroccato su una collina offre panorami mozzafiato che spaziano dalla pianura padana fino alle Alpi, passando per il Lago di Como e i grattacieli di Milano e, nelle giornate limpide, si possono scorgere le cime del Monte Rosa. Il paese è noto per il Santuario della Beata Vergine del Carmelo, situato sulla sommità della collina, ha origini medievali e si raggiunge salendo una scenografica scalinata di 180 gradini. Questa cittadina è anche famosa per il suo Parco Regionale e quello della Valle del Curone, un’area naturale protetta che offre numerosi sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta. Tra le attrazioni naturali spiccano le “piramidi” di Montevecchia, formazioni geologiche uniche che aggiungono un tocco misterioso al paesaggio, perché si dice che le “piramidi” naturali di Montevecchia siano allineate come quelle egizie. Dal punto di vista gastronomico, il borgo è celebre per i suoi prodotti tipici, tra cui il Pincianèl, un vino rosso dell’Alta Brianza, e i furmagett de Muntavégia, formaggini freschi e stagionati a base di latte vaccino e caprino.
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#8 Sirmione: la regina del Garda

Una penisola che si allunga nelle acque del Garda, con castelli, terme romane e scorci che sembrano rubati a un dipinto. Questa è Sirmione, la regina chic del Garda. È stata celebrata per la sua bellezza artistica e ambientale da Catullo, Stendhal e Goethe. I motivi che spingono turisti e visitatori a scoprire Sirmione sono tanti, a cominciare dal centro termale di fama internazionale che sorge sulla punta della penisola.
Ma si può esplorare un altro luogo iconico di Sirmione: l’area archeologica delle Grotte di Catullo che conserva i resti di una delle maggiori ville residenziali dell’Italia settentrionale. Nel cuore del centro storico si staglia il Castello Scaligero, una delle fortezze meglio conservate d’Italia e sotto le mura del castello ha inizio la Passeggiata delle Muse, un percorso pedonale particolarmente romantico e suggestivo. A tavola non si possono perdere il lavarello alla griglia e i bigoli con le sarde, da provare nella “Trattoria La Fiasca”, un’istituzione.
#9 Limone sul Garda: la dolce vita tra i limoni

No, non è un nome poetico: qui crescono davvero limoni ovunque. Un borgo arroccato, profumato, luminoso e perfetto per una fuga romantica. Si tratta di un pittoresco borgo situato sulla sponda occidentale del Lago di Garda, nella provincia di Brescia. Questo incantevole paese è noto per le sue limonaie storiche, che testimoniano la tradizione agricola locale. Le limonaie, come la Limonaia del Castel, sono strutture caratteristiche dove un tempo venivano coltivati i limoni, protetti dal freddo invernale grazie a particolari tecniche di costruzione. Per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, Limone offre numerosi sentieri per il trekking, la possibilità di praticare sport acquatici come vela, windsurf e kitesurf e una pista ciclabile panoramica che si snoda lungo la costa del lago. Una curiosità è che grazie a una mutazione genetica, gli abitanti storici vivono a lungo e senza problemi cardiovascolari, tipo dei supereroi.
#10 Riva del Garda: il Mar dei Caraibi incorniciato da montagne

Hai mai visto un lago che sembra il Mar dei Caraibi incorniciato da montagne? Riva del Garda lascia a bocca aperta con natura, sport e romanticismo tutto in un colpo solo. Non a caso è considerata la punta di diamante del Garda Trentino. Perfettamente incastonato tra il lago e le Dolomiti del Brenta, il borgo si arrampica sulla roccia e, grazie al nuovissimo ascensore panoramico, consente in soli 3 minuti di raggiungere il Bastione veneziano. Riva è ideale per chi ama passare, come in un action movie ad alto tasso di emozioni, dall’arrampicata al windsurf, dal kitesurf alla mountain bike. Ma è anche arte e cultura: esposizioni artistiche, mostre, concerti estivi en plein air. Da non perdere il “MAG Museo Alto Garda”, ospitato in una ex fortezza, al suo interno ci sono mostre di storia e archeologia, la Torre Apponale, che sovrasta il porticciolo, e la Chiesa dell’Inviolata, la più importante chiesa Barocca del Trentino. Il piatto tipico è la carne salada con fasòi (fagioli) imperdibile al “Ristorante Villetta Annessa”.
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MARTA BERARDI
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