I «giardini segreti» di Milano

Spesso per trovare il meglio a Milano lo devi cercare. Vale anche per il verde

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Credits: @ileanacostabile Giardino Villa Belgioioso
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Spesso per trovare il meglio a Milano lo devi cercare. Vale anche per il verde. Posti green dove sembra di non trovarsi a Milano, luoghi ricchi di fascino e storia. Quello che segue è una lista di quelli che vale la pena sicuramente vedere.

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I «giardini segreti» di Milano

# L’Orto Botanico di Brera, come nell’East End di Londra 

Credits: @elnldvc
Orto botanico di Brera

Si tratta di uno dei luoghi più antichi della nostra città. La sua realizzazione risale addirittura al Settecento e sin dalla sua inaugurazione si è distinto per la sua varietà di circa trecento tra piante e fiori. Immerso completamente in un contesto misto di antichità e arte, sembra quasi di trovarsi in una zona dell’East End di Londra e per le sue caratteristiche è stato spesso scelto come location del Fuori Salone.

# I giardini della Guastalla o Place des Vosges?

Credits: @milanoclik
Giardini della Guastalla

A mio parere, uno dei giardini più belli della nostra città. Situato in pieno centro alle spalle della Biblioteca Sormani, si estende dal Policlinico all’Università Statale. La sua vegetazione è ricca e rigogliosa di ogni genere di piante e i suoi viali ricordano molto Parigi e in particolare Place des Vosges. Da passeggiare anche per ammirare la presenza di un piccolo tempesto in stile neoclassico progettato dal Cagnola che fu anche l’autore dell’Arco delle Pace.

# Parco delle Cave, il paradiso delle lucciole 

Credits: @stefidellestefi
Parco delle Cave

Se l’Orto botanico di Brera e la Gustalla sono luoghi incantevoli e molto noti ai milanesi, allora partiamo con quelli meno noti ma ricchissimi di fascino e splendore. Ci spostiamo in periferia e più precisamente dalle parti del quartiere Baggio, dove si trova il Parco delle Cave. Un’area di 135 ettari circondata da laghetti, cascine e centinaia di alberi di melo. Insieme al Boscoincittà e al parco Aldo Aniasi costituisce parte del Parco Agricolo Sud  Milano. Se volete trascorrere una serata romantica, non è raro durante l’estate avvistare lo spettacolo delle lucciole.

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# Il giardino delle Vergini, vietato ai maschi

Credits: @lachiccamilanese
Università Cattolica del Sacro Cuore

Spostiamoci dalle parti dell’università Cattolica dove nel 1928 venne inaugurato un giardino all’interno dell’ateneo intitolato a Santa Caterina d’Alessandria (protettrice degli studi). Un giardino che è una vera oasi di pace, ma con una particolarità: dalla sua fondazione viene frequentato solo dalle studentesse per leggere, studiare o semplicemente incontrarsi. La sua particolarità è che le cose non sono cambiate da allora, infatti pare che ancora oggi è vietato l’ingresso agli studenti maschi e che ci siamo anche dei guardiani al suo ingresso che fanno rispettare la regola.

# Il giardino della Villa Belgioioso Bonaparte, la passione di Napoleone

Credits: @ileanacostabile
Giardino Villa Belgioioso

Napoleone era innamorato di Milano e questa è cosa appurata. Oltre ai progetti non realizzati (come Foro Bonaparte) e quelli che ancora oggi possiamo ammirare in tutta la loro bellezza (Arco della Pace, Pinacoteca di Brera), l’imperatore francese aveva una vera e propria passione per i giardini. Nel 1790 diede l’incarico all’architetto viennese Pollackin di progettare la Villa Reale a Milano e di dotarla di un giardino unico nella sua bellezza. Ancora oggi nei suoi 24000 metri quadri è possibile ammirare il laghetto, il  tempietto, grotte e cascate. Da sempre orgoglio milanese è stato chiuso dal 1935 al 1938, un periodo che servì all’amministrazione di ristrutturalo dopo anni di incuria e più recentemente fu protagonista dell’attentato terroristico del 1993. La sua bellezza è immortalata nei film Un Povero Ricco con Renato Pozzetto e Asso con Adriano Celentano.

# Parco Villa Litta, il giardino all’inglese

Credits: @filylove79
Parco di Villa Litta

Ci dirigiamo nel quartiere Affori dove sorge il parco Villa Litta. Costruito nel 1687 su volere del marchese Corbella che passò la proprietà prima ai Trivulzio e infine ai Litta Modigliani. Furono questi ultimi ad ampliare e trasformare l’originale giardino all’italiana in uno “paesaggistico” cioè all’inglese. Un giardino ricchissimo di alberi e piante di ogni specie. Negli ultimi anni è stato attrezzati di un parco giochi per bambini, un campo da calcio, uno di basket, uno di pallavolo ed è stato più volte usato come sede di spettacoli e concerti in estate.  Ma se non siete tipi sportivi o mondani, vale la pena di una visita alla bellissima biblioteca all’interno della Villa Litta.

# Parco Villa Finzi con il tempietto ipogeo

Credits: @angeranieri
Parco Villa Finzi

Agli inizi dell’Ottocento, la zona della Martesana era aperta campagna, ma nonostante questo il conte ungherese Batthàny volle nel 1829 costruire un giardino che è giunto fino ai giorni d’oggi completamente intatto e ancora in tutto il suo splendore. Oltre alle diverse specie di alberi, uno in particolare è il maestoso ippocastano che pare sia ancora quello originale dei inizio ottocento. È sede un centro sociale per anziani, un asilo, una scuola elementare  e di uno sportello ASST.  Sfortunatamente è stato oggetto di ripetute ispezioni ecologiche e speleologiche per un sospetto versamento di solventi nei corsi d’acqua presenti. Durante una di queste ispezioni è stato scoperto che il tempietto ipogeo fu costruito su una preesistente ghiacciaia.

# Menzioni d’onore…

Potrei proseguire parlando di Villa Necchi Campiglio, un luogo ricco di storia e molto suggestivo. Villa Invernizzi dove si trova le celebre colonia di fenicotteri e infine la Casa degli Atellani dove si trova la celebre vigna di Leonardo.

Continua la lettura con: Il GIARDINO SEGRETO di Milano con all’interno un MERCATO vintage 

MICHELE LAROTONDA

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Michele Larotonda
Direttore de Il BARNABÓ, un blog d’informazione di attualità e cultura pop. Ha scritto e diretto cortometraggi che hanno avuto visibilità in manifestazioni specializzate a Milano,Roma e Varese. Autore del format I DUE DELLA STANGATA andato in onda su Radio 2.0. Ha scritto tre romanzi, Il Sognoscuro (Link Edizioni, 2018), Da un’altra parte (Pav Edizioni, 2020) e Tutto quello che non ti ho detto (Pav Edizioni. 2023). Sito web: www.ilbarnabo.it

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