A due ore e mezza da Milano, e a soli 8 euro di ingresso, si trova il Parco delle Cascate di Molina: una meta ideale per chi desidera fuggire dal caos cittadino e immergersi in paesaggi mozzafiato.
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Il Parco delle Cascate: l’oasi dei corsi d’acqua a 2 ore da Milano
# Esplorare il parco: tre percorsi tra natura e avventura
A due ore e mezza di macchina da Milano, si trova un luogo magico dove natura e storia si incontrano: il Parco delle Cascate di Molina. Situato nella splendida cornice della Lessinia, in provincia di Verona.
Con le sue cascate spettacolari, la ricca biodiversità e un borgo medievale che ha mantenuto intatto il suo fascino antico, il Parco delle Cascate è una destinazione che offre un’esperienza unica all’insegna della natura, della storia e del relax.
Il Parco offre tre percorsi ad anello, a senso obbligato, che consentono di esplorare il territorio in sicurezza e secondo il livello di difficoltà preferito. Ogni itinerario è caratterizzato da differenti lunghezze, dislivelli e difficoltà, offrendo molteplici opportunità di scoperta e avventura:
- Percorso Verde: Il più semplice, lungo 1,2 km con un dislivello di 50 metri, percorribile in circa 30 minuti. È ideale per famiglie, bambini o per chi cerca una passeggiata rilassante, permettendo di ammirare le cascate più accessibili e godersi il paesaggio senza sforzi eccessivi.
- Percorso Rosso: Più impegnativo del precedente, con una lunghezza di 2,3 km e un dislivello di 100 metri, richiede circa un’ora di cammino. Questo itinerario porta i visitatori alla scoperta di cascate più nascoste, con scenari selvaggi e incantevoli che si aprono tra le gole rocciose.
- Percorso Nero: Il più lungo e impegnativo, estendendosi per 3,6 km con un dislivello di 250 metri. Si percorre in circa due ore ed è consigliato agli escursionisti più esperti, che desiderano avventurarsi tra sentieri più scoscesi, cascate nascoste e punti panoramici mozzafiato.
Lungo i vari sentieri, i visitatori possono incontrare attrazioni naturali di grande fascino come il “Pozzo dell’Orso“, la “Cascata del Tombolo” e il suggestivo “Doppio Covolo“, un doppio arco naturale scavato dall’erosione dell’acqua. Per chi ama le sfide, ci sono anche attrazioni più impegnative, come un’altalena panoramica che passa attraverso una cascata e una teleferica che consente di sorvolare il torrente sottostante, regalando emozioni forti e una prospettiva unica sul parco.
# Un territorio modellato dall’acqua e dal tempo
Il parco si estende su una superficie di circa 80.000 m² nella parte alta della Valle di Fumane, includendo le suggestive valli laterali del Vajo delle Scalucce e della Val Cesara. Le rocce della zona, risalenti all’era cenozoica (25-30 milioni di anni fa), sono state modellate da milioni di anni di erosione da parte degli agenti atmosferici e dall’incessante azione dell’acqua, creando un paesaggio unico fatto di gole rocciose, cascate e laghetti smeraldini. Le formazioni rocciose e i sentieri che si snodano tra i boschi rappresentano un invito a esplorare un territorio che, grazie all’acqua, ha assunto forme affascinanti e ricche di storia.
Il nome “Molina” richiama la lunga tradizione dei mulini, sfruttati per secoli per le attività molitorie grazie all’abbondanza di acqua della zona. Fin dal Medioevo, l’area è stata un importante centro per la lavorazione dei cereali, come testimoniano i mulini restaurati e le antiche case in pietra ancora visibili nel borgo, che raccontano la storia di una comunità che ha saputo vivere in armonia con la natura.
# Prezzi e informazioni pratiche per la visita
Tariffe di ingresso:
- Biglietto intero: €8, Ridotto (bambini 6-12 anni): €5
- Aperitrek (Ingresso + visita guidata + aperitivo): €24
Per rendere la visita ancora più coinvolgente, il parco offre un’attività speciale chiamata “Aperitrek“, un’escursione guidata che unisce l’esplorazione della natura alla degustazione di prodotti tipici locali. Durante il trekking, le guide ambientali illustrano le caratteristiche naturali del parco, raccontandone la storia e le curiosità legate alla flora e alla fauna del territorio. Al termine del percorso, i partecipanti possono gustare un aperitivo a base di specialità della Lessinia, come salumi, formaggi e vini locali, serviti sulla terrazza del bar che offre una vista panoramica sulle cascate e sul paesaggio circostante.
Il Parco delle Cascate di Molina è aperto tutti i giorni da aprile a settembre e durante i giorni festivi da ottobre a marzo. È possibile accedere solo a piedi e i sentieri non sono adatti a passeggini o carrozzine, per cui è consigliato indossare scarpe comode e controllare le previsioni meteo, poiché in caso di maltempo l’accesso al parco può essere limitato o sospeso.
# La natura protetta e la ricca biodiversità della Lessinia
Inserito all’interno della rete Natura 2000, il Parco delle Cascate è riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria per la tutela della biodiversità. Qui si trovano ambienti naturali unici, con boschi termo-mesofili che offrono rifugio a molte specie di fauna selvatica, e pareti rocciose dove crescono specie rare di piante. Tra gli animali che popolano il parco, il gufo reale e il falco pellegrino sono tra le specie più emblematiche e facilmente osservabili. Tra le specie vegetali rare presenti, spiccano il raponzolo di roccia e la moehringia bavarese, fiori endemici che trovano il loro habitat ideale sulle pareti calcaree della Lessinia.
La conservazione dell’ambiente è al centro delle attività del parco, che ha avviato progetti di protezione per alcune specie in via di estinzione, come il gambero di fiume. Sono stati inoltre adottati interventi per garantire la preservazione della flora autoctona, fondamentale per mantenere l’equilibrio ecologico del territorio.
# Il fascino senza tempo del borgo di Molina
Oltre alla bellezza naturale del parco, il borgo di Molina offre un’atmosfera medievale autentica e affascinante. Le strette vie del paese, le antiche case in pietra e i mulini restaurati regalano scorci pittoreschi che riportano indietro nel tempo. Le costruzioni tradizionali realizzate in conci e lastre di Scaglia Rossa donano un carattere unico al borgo, che si presenta come un vero e proprio gioiello architettonico. La visita al borgo è un’occasione per scoprire una comunità che ha mantenuto vivi i suoi legami con la tradizione, pur adattandosi ai cambiamenti del tempo.
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MATTEO RESPINTI
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