Milano è una giungla dove il tempo corre più veloce delle Maserati. A Milano i pedoni non sono solo semplici camminatori, ma veri e propri atleti che sfidano ogni giorno il caos metropolitano. Queste le quattro regole che ogni pedone milanese mette in pratica ogni giorno per non farsi travolgere.
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Le «4 regole d’oro» del pedone di Milano
#1 Devi superare sempre
In una città dove ogni secondo conta e il ritmo di vita è incalzante, superare diventa un’arte. Non parliamo di scorrettezze come superare un collega in coda alla macchinetta del caffè, ma del vero superamento, quello che avviene nei momenti di attesa e che, nella mente del milanese, conferirà un vero vantaggio su tutta la giornata.
Immaginatevi in fila al semaforo, in attesa che il verde si illumini. Ecco che l’abilità di superare il proprio vicino diventa cruciale. Se notate che la persona davanti a voi sembra indecisa sull’attraversare o meno, questo è il momento giusto per avanzare! Non c’è spazio per la timidezza: è ora di strisciare in avanti, come un ninja delle strade milanesi. Ricordate, il pedone che si ferma è un pedone perduto.
#2 Gli scalini si fanno due alla volta
Milano non è solo una città di affari e di moda, ma è anche un campionato di velocità nelle scale. Le scale delle metropolitane, degli uffici e dei negozi sono un palcoscenico. Qui entra in gioco la 2° regola fondamentale: fare le scale due scalini alla volta.
Non avete tempo da perdere e, di certo, non vi potete permettere di perdere il treno o la metro. Chi ha tempo per una scalata lenta e placida? Due scalini alla volta sono il modo giusto per affrontare il saliscendi milanese. Se qualcuno vi guarda con uno sguardo di incredulità, non preoccupatevi: probabilmente è qualcuno nuovo della città; voi, invece, rappresentate il milanese medio.
#3 L’attraversamento pedonale si pretende
Altrove è un diritto, a Milano è una conquista. Quando si parla di attraversamenti pedonali a Milano, c’è una regola non scritta che ogni pedone dovrebbe conoscere: pretendere il diritto di attraversare la strada perché automobili e ciclisti si comportano come se avessero la precedenza.
Forse non è una pratica sicurissima, ma, in molte zone della città, è praticamente l’unico modo per riuscire ad attraversare, spesso anche sulle strisce pedonali! Il pedone, in questo caso, è un vero e proprio gladiatore urbano.
Quando le auto bloccano la strada come se avessero loro il diritto di farlo e mentre scooter, ciclisti e monopattini sfrecciano a tutta velocità, spesso anche sui marciapiedi, il pedone alza il mento, guarda dritto negli occhi del guidatore del mezzo e attraversa con determinazione. Chi ha una certa età usa anche lo stratagemma del vigile urbano: alzando la mano verso l’auto che arriva come se si avessero i super-poteri.
#4 Il verde si anticipa
La regola finale, ultima ma non meno importante, è quella di anticipare sempre il verde. Non c’è nulla di più milanese che iniziare ad attraversare la strada prima che il semaforo si illumini di verde. La regola non scritta è che se la strada è libera, per il pedone il rosso non esiste.
È un po’ come giocare a poker con il destino… ma a Milano chi ha tempo di aspettare? La regola dice: più delle regole vale il buonsenso. Se poi le macchine si fermano per voi, il vostro balzo in avanti sarà premiato da un vero e proprio senso di trionfo.
Continua la lettura con: VIA TORINO: una GIUNGLA URBANA per PEDONI e CICLISTI
MATTEO RESPINTI
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