Le 7 isole più strane del mondo

Vediamo perché sono davvero così strane

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Credits julesvernetravel - Uros Titicaca

Ognuna di queste isole ha una particolarità che la rende unica al mondo. Vediamo perché sono davvero così strane.

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Le 7 isole più strane del mondo

#1 Vulcano point, il vulcano “matrioska” 

Credits esperanto viaggi – Vulcano Point

Nel lago dell’Isola di Luzon c’è un vulcano “matrioska”. L’isola di Vulcan Point si trova nel Crater Lake, a sua volta posto nel Vulcano Taal, una seconda isola che sorge nel Lago Taal sull’isola di Luzon, la principale dell’arcipelago filippino. L’intero vulcano è un’enorme struttura a forma di calderone, nota come caldera. Crater Lake batte anche un insolito record: è il più grande lago al mondo su un’isola in un lago che a sua volta si trova su un’isola.

 

#2 Hashima, l’isola “nave da guerra”

Credits bartrutten7770 IG – Isola Hashima

Hashima è una delle 505 isole disabitate della prefettura di Nagasaki, in Giappone. Chiamata anche Gunkanjima, che significa “nave da guerra”, per la somiglianza del suo profilo alla corazzata giapponese Tōsa, è abbandonata dagli inizi degli anni ’70 dopo la chiusura dello stabilimento minerario. Oggi uno dei più grandi e significativi esempi di archeologia industriale al mondo.

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#3 Palm Jumeirah, il complesso di isole artificiali a forma di palma

Credits Reddit -Palm Jumeirah

La Palm Jumeirah è il complesso di isole artificiali più iconico e conosciuto al mondo. Realizzata utilizzando la sabbia dragata dal fondo del Golfo Persico e più di sette milioni di tonnellate di roccia, parte di uno dei progetti più folli negli Emirati Arabi, è senza dubbio una delle attrazioni più famose di Dubai. A forma di palma, con tronco, 17 rami e un semicerchio che funge da frangiflutti, ospita ville da sogno e hotel di lusso tra i più importanti al mondo. Lo spettacolo più affascinante lo si vede volandoci sopra a bordo di un elicottero.

 

#4 “Las islas flotantes”, le isole fluttuanti nel lago Titicaca

Credits julesvernetravel – Uros Titicaca

Nel Lago Titica, in Perù, le tribù degli Uros hanno costruito delle curiose isole artificiali chiamate “las islas flotantes”, isole fluttuanti. Realizzate con la totora, una pianta acquatica che cresce in tutta la zona, possono scendere e salire seguendo il livello del lago e possono essere spostate dagli abitanti come se fossero delle chiatte. Ospitano circa una decine di famiglie e sono diventate negli anni una delle attrazioni turistiche in mezzo al nulla più affascinanti del mondo. 

 

#5 Niihau, l’isola proibita delle Hawaii

Credits world_andwild IG – Niihau

Niihau, la più piccola delle isole abitate delle Hawaii, è inaccessibile ai turisti e per questo è soprannominata “isola proibita”. Nel 1864 fu acquistata per 10.000 dollari dal re Kamehameha IV dalla vedova scozzese Elizabeth Sinclair. Oggi è gestita dal pronipote di Sinclair, Bruce Robinson che ha il compito di salvaguardare sempre gli interessi degli abitanti e del territorio. Non esistono strade e linee elettriche, solo pannelli solari, e in generale la tecnologia moderna è poco presente. Per visitarla serve un invito direttamente dai proprietari.

 

#6 Ōkunoshima, l’isola dei conigli 

Credits setouchi_usagi IG – Ōkunoshima

In Giappone c’è un’isola disabitata su cui vive una numerosa colonia di conigli. Ōkunoshima si trova tra le città di Hiroshima e Shikoku e ospita centinaia di conigli che vivono tranquilli e in libertà che amano farsi coccolare dai turisti. Con molta probabilità questi graziosi animaletti sono stati introdotti nel 1971 da un gruppo di studenti per testare gli effetti dei gas velenosi prodotti da una fabbrica un tempo presente sull’isola.

 

#7 Sable Island, l’isola dei cavalli

Credits victorias_pictorias – Sable Island

Sable Island, tristemente nota come il “Cimitero dell’Atlantico”, per via dei numerosi naufragi che vi fanno le navi nelle vicinanze è una piccola e sabbiosa isola canadese, situata 150 km a sud-est della Nuova Scozia. La cosa più sorprendente però un’altra ed è decisamente più allegra: il suo soprannome è l'”isola dei cavalli”. Questo fatto si deve a un commerciante americano che voleva trasformare l’isola in un allevamento equino. Alla sua morte gli equini sono diventati i “padroni” di Sable Island, oggi parco nazionale protetto abitato quasi esclusivamente da oltre 500 cavalli selvaggi.

 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.