Abbiamo già raccontato del Villaggio dei Giornalisti o delle zone residenziali per così dire “borghesi” che, a macchia d’olio, si sono
diffuse in tutta la città prima e dopo il boom economico.
Nate per svariati motivi, evoluzione di movimenti operai o richieste di rappresentanti del ceto medio-alto, molte di queste residenze sono meno note delle ville di villaggi come quello della Maggiolina, mentre altre sono in fase di gestazione per riqualificare ambienti degradati (un esempio su tutti, le ville che sorgeranno nelle ex Scuderie de Montel di San Siro).
A Milano questo tipo di proprietà immobiliare non ha mai avuto storie banali, e molte di queste perle d’architettura hanno origini che val ben la pena di ripassare, per gli
appassionati di storia contemporanea, d’urbanistica e non solo.
Vediamo dunque assieme le principali zone residenziali con villette a Milano.
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Le tre aree residenziali con le villette più belle di Milano
#1 Il Quartiere Arcobaleno, la Burano milanese
Più che un comparto di villette, una tavolozza di colori degna di Van Gogh. Stiamo
parlando del Quartiere Arcobaleno di Via Lincoln, definita non a caso la Burano milanese.
Difficile immaginarne l’origine popolare, vero? Eppure queste case vennero progettate e pensate nell’Ottocento da una cooperativa edilizia per gli operai e ferrovieri della fu stazione di Porta Tosa. L’intenzione era quella di realizzare abitazioni semplici a prezzi accessibili.
La Società Edificatrice Abitazioni Operaie, Seao, esiste tuttora e il suo primo intervento fu la “Città Ideale” di Porta Vittoria.
Dopodiché, l’inaspettata crescita dei fondi e il buon gusto degli ingegneri dell’epoca (Cerruti, Mazzocchi e Poggi) crearono questo piccolo capolavoro, bello oltre ogni aspettativa.
Seppur non ancora del tutto sdoganato a visite di gruppo e messo in secondo piano
rispetto ad altre attrazioni di Milano, il turismo dei curiosi in via Lincoln sta crescendo anno dopo anno.
Dal canto nostro, vi garantiamo che il comprensorio di ville non ha proprio nulla da invidiare alle cromatiche villette sul mare che si possono ammirare a Miami beach
(a parte la mancanza del mare e delle palme, ovviamente).
Un vero e proprio caleidoscopio urbano, adorabilmente sviluppatosi in pieno centro città e
a un tiro di schioppo dalla fermata del passante ferroviario di Milano Dateo.
#2 Via Venti Settembre, le ville più imponenti
Intitolata alla celebre breccia di Porta Pia del 1870, pietra miliare nella storia dell’unità d’Italia, la zona residenziale venne progettata con il Piano regolatore Beruto, approvato definitivamente nel 1889.
Anche in essa vi sono meravigliose ville e villette dotate di giardino, molto più imponenti di quelle di via Lincoln, che rappresentano un’oasi di bellezza nel cuore della città a due passi dall’Arco della Pace.
Immobili di maestosa eleganza per nulla inferiore a quella delle cugine maggiori di San Francisco, o di South Kensington a Londra.
Fra quelle esistenti ancora oggi, ne ricordiamo tre ormai scomparse in quanto demolite nel secondo dopoguerra ma, proprio per questo, assurte definitivamente a ruolo di memoria storica di via Venti Settembre.
La Villa dell’editore Hoepli (il libraio svizzero che divenne editore di successo a Milano)
realizzata fra il 1894 e il 1896, il Villino Francetti-Frova, proprietà del commerciante di
legname originario di Verbania e la quasi sopravvissuta Villa di Pasquale Crespi, fratello
del più celebre Cristoforo, capostipite dell’omonimo impero tessile.
#3 Via Giambologna, le ville Tudor
Di questo quartiere a sud di Milano stretto attorno al terreno dell’ex cimitero
del Gentilino sappiamo poco, ma quanto basta per conoscere la leggenda principe di
zona. Che attribuisce l’appellativo tudor al matrimonio fra una gentiluomo meneghino e
una signora inglese, la quale nel 1925 pretese che il facoltoso marito facesse costruire
come dimora una villa che le ricordasse il Regno Unito.
Verità o leggenda, il tutto oggi si traduce in due villette in puro stile tudor, intelaiatura a graticcio tipica britannica, che attirano l’occhio appena si percorre Via Giambologna, in zona Porta Lodovica.
Il piccolo quartierino racchiuso dalle vie Tabacchi, Castelbarco, Tibaldi e per l’appunto
Giambologna, a due passi dall’università Bocconi, è oggi composto quasi interamente da villette sorte tutte, o quasi, attorno agli anni seguenti al primo conflitto mondiale. Il perfetto contorno per le due ville tudor, che restano le indiscusse regine della zona.
Queste sono le maggiori macro-aree di villette nel tessuto urbano.
Ma il nostro occhio su Milano , da sempre curioso e attento, non arriverebbe dove spesso
arriviamo senza il contributo dei nostri amati lettori.
Conoscete altre zone di ville degne di nota e che ci sono sfuggite?
Diteci la vostra.
Continua la lettura con: District Ranking: i 7 QUARTIERI di MILANO dove si vive MEGLIO
CARLO CHIODO
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