Ci sono parti di Milano dove il coprifuoco esiste quasi da sempre.
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Nightmare Tour: 7 luoghi di Milano dove non girare la notte
#1 Ponte Lambro, l’ex-quartiere ghetto conosciuto fino agli anni ’90 come il supermarket della droga
Nella periferia sud-est di Milano, caratterizzata da due immensi gruppi di palazzi di cemento, due galere bianche che si fronteggiano, era il simbolo del degrado della Milano anni Novanta soprannominato “il supermarket della droga”. Negli ultimi anni c’è stato qualche miglioramento, ma l’ex-quartiere ghetto è ancora troppo isolato e senza negozi, rimane ancora un non-luogo nel quale meglio non addentrarsi con il buio.
#2 A Rogoredo: con l’ambo boschetto della droga e stazione dei treni
Anche se si sta cercando di bonificarlo, il boschetto di Rogoredo resta una delle aree di spaccio di droga più grandi d’Europa. Non solo: anche l’area attorno alla stazione dei treni è ancora mal frequentata. Un lieve miglioramento si è avuto con il ripristino del presidio della polizia di stato, ma tra accattoni e disperati in cerca di una dose non è certo piacevole e sicuro camminare nei paraggi quando si fa sera.
#3 Dintorni di Piazzale Ferrara in Corvetto: teatro di risse e accoltellamenti
Piazzale Ferrara al Corvetto è teatro frequente di accoltellamenti, risse, talvolta omicidi e sui cui affaccia un blocco di case popolari che si allunga su Via Comacchio, noto alle cronache per essere stato per anni quasi completamente occupato in modo abusivo. Il mercato comunale spesso imbrattato, l’albero di Natale della piazza dato alle fiamme. Ora è in atto un tentativo di riqualificazione, prima con l’urbanistica tattica e in futuro con una sistemazione definitiva, ma l’alta concentrazione di extracomunitari nordafricani senza lavoro e persone di etnia rom ne fanno ancora una zona con diffusa criminalità.
#4 La “Stretta Bagnera”, tristemente famosa per il primo serial killer italiano
Via Bagnera è la via più stretta di Milano tristemente famosa per essere stata teatro del primo seriale killer italiano, un tale Anotnio Boggia, il quale uccise 4 persone e le nascose in una cantina. Nonostante sia in pieno centro storico, nei pressi di Via Torino, di notte è meglio rimanerne alla larga.
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#5 Via Gola, la via di spaccio e rapine vicina al centro città
Uno cammina serenamente nei Navigli, una delle aree più pettinate di Milano, ma se sbaglia e gira l’angolo errato, si ritrova di colpo nel Bronx dei Guerrieri della Notte. E’ la triste fama di via Gola che assieme ad altre due vie compone un quartiere di case popolari dove un terzo degli appartamenti è occupato abusivamente, a pochi passi del Naviglio Pavese. Qui spaccio di droga, scippi e rapine sono all’ordine del giorno. Smarrirsi mentre si cammina la sera sui Navigli potrebbe rivelarsi fatale.
#6 Piazza Prealpi: un tempo centrale di smercio di cocaina e eroina, oggi stretta tra degrado e microcriminalità
Tra gli anni ’70 e ’90 piazza Prealpi era una delle “centrali” di smercio di cocaina e eroina di Milano, con a capo alcune famiglie legate alla ‘ndrangheta. Oggi la situazione è migliorata ma il degrado della case popolari, che da anni aspettano di essere riqualificate, e la microcriminalità, presente come in quasi tutte le periferie, insieme alla mancanza nella zona di luoghi di attrazione, rendono questa piazza uno spazio off limits interessante soprattutto per la cronaca nera.
#7 Quarto Oggiaro, il quartiere simbolo della malavita
Negli anni settanta e ottanta Quarto Oggiaro era il simbolo di malavita. Tutti i milanesi si tenevano alla larga da questo quartiere che finiva spesso agli onori delle cronache. Estrema periferia nord della città, storicamente si concentrava qui la criminalità organizzata, spaccio di droga e rapine, conseguente al frutto migratorio incontrollato. Da quei tempi la situazione è progressivamente migliorata: alcune vie sono più sicure come la parte centrale di Vialba, che sembra un quartiere della vecchia Milano, con i negozi sotto i portici. Comunque sia, non è certo un quartiere dove passeggiare la notte sereni.
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Un articolo che non avrei mai creduto di leggere in questo sito: totalmente avulso dalla realtà.
Davvero, non no parole.
Le trovo io le parole, costringendomi a essere il più possibile gentile: questo articolo è un’ignobile, disgustosa montagna di m3rda!