La giornata di una milanese a Roma. Raccontata sul Corriere.it. Un’esperienza da film horror…
Una giornata a Roma: lo choc di una milanese nella Capitale
Estratti da La giornata di una milanese a Roma: «Taxi inesistenti e bus senza orario, 90 minuti per fare 4,8 km. Avrei fatto prima a piedi» di Rita Querzè
# Un taxi a Roma? «Come chiedere un elicottero»
Roma promette una giornata splendida. (…). Ma tutto volge al peggio quando, alla reception, chiedo un taxi. L’addetto mi guarda come se stessi pretendendo un passaggio in elicottero: «Signora, si metta in coda». Prima di me c’è già un distinto signore che spera nella risposta del radiotaxi: «Sono in attesa da 20 minuti, nessun segno di vita». (…)
# «A Termini una fila tale che non arriverebbe più»
Il receptionist: «Signora, non mi guardi così!». «Lo so, lei non c’entra nulla, ma mi dia almeno un consiglio, che cosa posso fare? Vado a mettermi in coda per un taxi davanti alla stazione Termini che è qui a due passi?». «Ma no signora!», mi rispondono con compatimento da dietro il bancone. «C’è una fila tale, talmente lunga a quest’ora, che non arriverebbe più!». Intanto il radiotaxi continua a produrre solo la musichetta dell’attesa. Una addetta della reception che ha seguito tutta la conversazione si avvicina: «Guardi che dal piazzale della stazione parte il 910 che va proprio all’auditorium parco della musica. Io abito nei pressi, ci mette 25 minuti». Sicura? «Si, 25 minuti. E di solito è anche mezzo vuoto».
# La fermata del bus «doppia»
(…) Di corsa attraverso il piazzale, compro il biglietto. «Dove è la fermata?». «Laggiù». Peccato che sia segnalata in due punti diversi. «Scusi, parte da qui il 910 direzione auditorium?». «Si, corretto, devo prenderlo anch’io». (…) Ma l’autobus non arriva, nonostante Google Maps dica che dovrebbe passare alle 9.25. E sono le 9.25. Allora mentre aspetto mi metto al telefono e chiamo il radiotaxi. Ovviamente c’e la solita musichetta ma nessuno risponde. L’idea è: se arriva il bus bene, ma se il radiotaxi risponde cambio al volo i piani. Finalmente dal cellulare emerge una voce femminile. Spiego dove devo andare. «Resti in attesa». Credo di essere ormai a un passo dalla terra promessa ma torna la musichetta, la signorina all’altro capo del filo si è data alla macchia. La beffa è che una quantità di macchine bianche sfreccia davanti a noi.
# L’assalto ai taxi
Un signore tenta il tutto per tutto, cioè di bloccare i taxi di passaggio nella speranza di beccarne uno libero. La disperazione è disperazione: lo raggiungo insieme con la signorina di prima. Scopriamo che andiamo tutti nella stessa direzione e allora facciamo un piano: lui si apposta su una corsia, io sull’altra. Il primo che riesce a beccare un taxi libero chiama gli altri due e si va insieme. Intanto la ragazza che ci vede meglio di noi scruta i bus in arrivò: «310, non è il nostro». Tutto questo con la musichetta del radiotaxi attaccata alle orecchie. Finalmente torna a farsi viva la voce femminile: «Mi scusi, ma non riusciamo a trovare un taxi per lei». «Come non riuscite, insista! Io resto qui». Sono le 9.45. Ormai è chiaro: non arriverò in tempo.
# «Non era scontato che il 910 arrivasse»
Al top dello scoramento si leva alta la voce della giovane compagna di sventure: «910 in arrivo!». Non ci speravo più. A questo punto interrompo dopo 30 minuti l’inutile telefonata con il radio taxi. Saliamo accatastati uno sull’altro, il lato positivo è che, invece della lotta di tutti contro tutti è scattata una sorta di solidarietà: «Oggi il meteo metteva pioggia, invece c’è il sole – dice un passeggero -. Con il brutto tempo sarebbe stato anche peggio. E poi non era scontato che il 910 arrivasse, invece è passato. E poi vedrà che la faranno entrare lo stesso anche se un po’ in ritardo». È la dimostrazione che le difficoltà temprano. E rendono saggi. Bilancio della giornata: sono arrivata alle 10.20, per fortuna mi hanno fatto entrare nonostante il ritardo. Ma resta il fatto che ci ho messo un’ora e mezza per fare 4,8 chilometri. Avrei fatto molto prima a piedi.
Fonte: La giornata di una milanese a Roma: «Taxi inesistenti e bus senza orario, 90 minuti per fare 4,8 km. Avrei fatto prima a piedi» di Rita Querzè
Continua la lettura con: Il treno più veloce del mondo: farebbe Milano – Roma in un’ora
MILANO CITTA’ STATO
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/