Cinque milanesi DOC (e quelli acquisiti) in gara a Sanremo

Li passiamo in rassegna concentrandoci più su di loro che sulla canzone in competizione

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L’Ariston, il celebre teatro che ospita la kermesse, si prepara ad accogliere artisti, giornalisti e appassionati da tutta Italia. Le strade di Sanremo si animano, riempendosi di curiosi e fan in cerca di un’occhiata ai loro beniamini e tra di loro ci sono veri e propri milanesi doc (o quasi). Li passiamo in rassegna concentrandoci più su di loro che sulla canzone in gara. 

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Cinque milanesi DOC (e quelli acquisiti) in gara a Sanremo

# Fedez, tanto fumo social… annebbia l’arrosto

Torna sul paco con la canzone Battito che affronta il delicato tema della depressione. Per chi ha ascoltato il brano in anteprima si dice che il pezzo abbia un testo molto potente e, fedele al suo stile, lo canta senza porsi limiti e senza paura. A mio parere stiamo parlando di un artista di talento, ma come personaggio mediatico di successo, a volte sembra cercare eccessivamente l’attenzione dei media. Le sue prese di posizione su temi sociali e politici, sebbene spesso ben intenzionate, possono apparire, per alcuni, superficiali o non pienamente condivise. Inoltre, la sua esposizione costante sui social media, che include aspetti molto privati della sua vita familiare, ha sollevato su alcuni media interrogativi sul confine tra vita pubblica e privata.

# Coma Cose, tra i pochi alieni all’intelligenza artificiale

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I Coma Cose sono un duo musicale formatosi a Milano da Fausto Lama (nome d’arte di Fausto Zanardelli) e California (nome d’arte di Francesca Mesiano da Pordenone). Sul palco dell’Ariston presenteranno il brano “Cuoricini” che, come negli altri brani del duo, ha una profondità e un sound che cattura dal primo ascolto. Da qualche anno, il gruppo si è fatto notare per la sua miscela di indie, pop, elettronica e rap ed infine, soprattutto per i testi poetici e ricchi di giochi di parole, spesso con riferimenti alla cultura pop e alla vita quotidiana. Non solo: in un periodo musicale dominato dai ritocchi dell’intelligenza artificiale e da plagi camuffati, i Come Cose riescono a mantenersi originali nella loro produzione musicale. Il loro stile li ha portati ad avere un seguito significativo nella scena indie italiana, apprezzati per il loro stile unico, la loro autenticità e i loro live energici ci fa ben sperare in un brano che sentiremo spesso in radio.

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# Modà, sarà l’occasione del rilancio?

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La band pop rock si è formata a Milano nel 2002. A Sanremo presenteranno un brano dal titolo “Non ti dimentico”, un pezzo in perfetto stile del gruppo. Non nascondo la mia felicità di rivederli sul palco, dopo le recenti notizie che il cantante compositore unico Kekko Silvestre aveva rivelato sui social della depressione che lo aveva colpito. Questa, si tratta della terza volta del gruppo alla kermesse, un palco che conoscono benissimo e dove nel 2011 sono arrivati terzi in coppia con Emma. C’è chi ha scritto che si tratta di un testo banale. Li attendiamo al varco.  

# Rose Villain, sempre più fuorilegge

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Per la seconda volta consecutiva, la cantante, rapper e produttrice milanese si presenta a Sanremo. Questa volta è Fuorilegge: questo il titolo del nuovo brano dove l’artista sperimenta una vera e propria ballad ben lontana dalla canzone Click Boom dell’anno scorso. Rose è una milanese doc, liceo classico Manzoni, che però ha vissuto molti anni a New York. Il suo esordio risale al 2016 con il suo stile che fonde elementi di rap, pop e elettronica, ma soprattutto per i testi audaci e provocatori che affrontano spesso tematiche legate all’empowerment femminile e alla critica sociale. 

# Rkomi, da Calvairate all’Eurofestival?

Credits: sanremorai IG

Mirko Manuele Martorana (in arte Rkomi) si ripresenta a Sanremo dopo tre anni con la canzone “Il Ritmo delle cose”, un pezzo che fonde lo stile ormai consolidato dell’artista con l’aggiunta di ritmi latineggianti. Presenterà un testo molto duro, introspettivo e poetico, dove l’amore non viene visto in maniera romantica, anzi, dove l’amore è fatto senza sentimento. Un po’ tipico del suo stile irriverente. Cresciuto nel quartiere Calvairate, inizia la sua carriera pubblicando i suoi primi mixtape che catturano l’attenzione di artisti del calibro quali: Elisa, Sfera Ebbasta, Elodie, e Tommaso Paradiso e che lo portano a vincere diversi premi quali il prestigioso SEAT Music Awards.

È considerato uno degli artisti più versatili e innovativi della scena musicale italiana contemporanea, apprezzato per la sua capacità di sperimentare con diversi generi musicali e per la profondità dei suoi testi. Non solo: per i bookmaker se la giocherà per la vittoria finale con il genovese Olly e con i romani Giorgia e Laura.

# …e i quasi milanesi

Clara – ph. @varesenews IG

Ala Festival di Sanremo ci saranno anche altri provenienti da molto vicino e legati da tempo a Milano, tra cui: Clara (Varese), Sarah (Vigevano), Alex Wyse (Como) e Joan Thiele (Desenzano del Garda).

Continua la lettura con: La scena musicale rock milanese degli anni ’90

MICHELE LAROTONDA

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Michele Larotonda
Direttore de Il BARNABÓ, un blog d’informazione di attualità e cultura pop. Ha scritto e diretto cortometraggi che hanno avuto visibilità in manifestazioni specializzate a Milano,Roma e Varese. Autore del format I DUE DELLA STANGATA andato in onda su Radio 2.0. Ha scritto tre romanzi, Il Sognoscuro (Link Edizioni, 2018), Da un’altra parte (Pav Edizioni, 2020) e Tutto quello che non ti ho detto (Pav Edizioni. 2023). Sito web: www.ilbarnabo.it

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