Il “PALAZZO MALEDETTO” di Milano: la sfida lanciata da un colosso della moda low cost

La storia infausta del Palazzo Maledetto di Via Torino: dopo tre anni di chiusura un marchio internazionale sfida la sorte

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Credits: pixabay.com

Viene definito il palazzo “più maledetto” di Milano. Il motivo? La sfortuna perseguita chiunque provi ad aprirvi un nuovo spazio commerciale. Ma c’è chi non molla e lancia una nuova sfida: si tratta di un colosso della moda a basso prezzo.

Il “PALAZZO MALEDETTO” di Milano: la sfida lanciata da un colosso della moda low cost

# Sfidare la sorte

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Numerosi punti vendita hanno cercato nel corso degli anni di vincere la sfida del palazzo di via Torino 45 ma uno dopo l’altro sono stati costretti alla chiusura, a volte anche poco dopo l’inaugurazione. Questa serie di sventure ha portato tra i milanesi a definirlo “il palazzo maledetto”. A cercare di spezzare la maledizione è Primark, il re dei vestiti a basso costo, che si estenderà su tutti i sette piani della costruzione, per una superficie di 10 mila metri quadri.

Il palazzo è rimasto inutilizzato per anni, ma proprio quest’anno la catena di abbigliamento e piccoli accessori ha deciso di inaugurare il suo primo store multipiano proprio nello sfortunato edificio. Così dopo aver conquistato le periferie di Arese e Rozzano Primark arriva in centro, ma prendendosi il rischio di affrontare la maledizione di via Torino 45. Ma quali sono i precedenti nefasti?

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# La maledizione ha inizio nel 1931

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La maledizione del palazzo di via Torino 45 parte nel 1931, quando lo spazio viene acquistato da Standa, poi mutato in Billa: nessuno dei due ebbero fortuna nella sede. A durare 12 anni fu invece la libreria Fnac, mentre fino al 2018 ci ha provato Trony. Si tratta di tutte catene o negozi il cui destino è stato infausto. Proprio per la chiusura di queste catene l’edificio viene considerato maledetto dai proprietari di negozi e catene, che quindi lo hanno lasciato disabitato negli ultimi tre anni. A cambiare le cose ci proverà la catena irlandese Primark, che con quest’apertura tenta l’esordio nel centro di Milano. Si tratta di un atto di coraggio forse un po’ spavaldo o di ignoranza per questo fosco passato?

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# Il re dei vestiti low cost

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È tutto quasi pronto, l’ultima impalcatura riveste il piano inferiore del palazzo mentre la facciata è stata completamente restaurata. Sfidando la fortuna la catena ha firmato un contratto ventennale di circa due milioni e mezzo di euro. Primark ha affermato il suo dominio con l’insegna del nome su via Palla, una lettera per piano. L’apertura è supposta per marzo o aprile di quest’anno, nonostante il negozio non abbia annunciato una data, forse per sfuggire alla maledizione dell’inaugurazione su cui già infuriano i venti della guerra…

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SARAH IORI

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Sarah Iori
Milanese di nascita e di tradizione, laureata in Beni culturali con la missione di valorizzare la cultura italiana per il mondo