Una delle frasi che si sente più spesso è che i cani siano i migliori amici degli uomini.
Sappiamo tutti che i cani sono tra le creature più fedeli della natura, arrivando quasi ad essere accecate fede nei propri umani, peccando di ingenuità.
I cani farebbero di tutto per gli uomini, ma fino a che punto potrebbero spingersi gli uomini per i loro compagni di gioco a quattro zampe?
Ci sono varie risposte a questa domanda e posso dirti che il dodicenne Atari Kobayashi è arrivato persino a infrangere la legge per il suo cane.
Lascia che ti racconti questa storia.
Siamo nel 2037: la città giapponese di Megasaki è invasa dalla crescita incontrollata dei cani e dalla diffusione di una misteriosa “influenza canina”.
La situazione è tragica e conduce il sindaco alla drammatica decisione di isolare tutti i cani del paese – randagi e domestici, compreso il proprio animale da compagnia – su un’isola destinata all’accumulo di rifiuti e immondizia: l’Isola dei Cani.
E’ qui che entra in gioco Atari Kobayashi, che pur di riavere con sè il fedele compagno di giochi Spot parte alla sua disperata ricerca: così, dirotta un piccolo aeroplano e lo pilota fino all’Isola dei Cani.
Persi i sensi in seguito all’atterraggio di emergenze sul posto, viene soccorso da un manipolo di meticci: commossi dalla devozione del ragazzino nei confronti del suo animale domestico, Capo, Rex, Boss, Duke e King decidono di proteggerlo dagli uomini che gli danno la caccia.
Piaciuta questa storia? E’ solo l’inizio, perchè potrai vedere “L’isola dei cani” questo martedì alle 21.15 al Cinema Oberdan: credimi, questa storia vale tutti i 7.50 euro del biglietto.
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