“Il migrante che è in noi, stranieri a noi stessi” è più che uno spettacolo teatrale.
“Il migrante che è in noi” è una riflessione che Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore italiano, propone al pubblico per raccontare con parole, immagini e intermezzi musicali dal vivo il dramma della figura del migrante, che si parli di ieri o di oggi.
Con la sua visione del mondo e il suo senso dell’umorismo, Moni Ovadia offre al pubblico il suo punto di vista sul migrande del passato e dei giorni nostri, per provare a comprendere il difficile momento che attraversiamo.
Perchè, alla fine, si sente spesso parlare sui giornali, in televisione e sul web di questo “migrante”, ma pochi riescono a comprendere nel profondo cosa significhi realmente mettersi nei panni di chi rischia ogni giorno la propria vita sperando un futuro migliore.
Ma non voglio dirti altro di “Il migrante che è in noi, stranieri a noi stessi”, perchè potrai assistervi questo martedì, alle ore 21.15, al Cinema Oberdan. Una cosa è certa: sarà una meditazione che proporrà mille interrogativi e ci obbligherà a pensare e riflettere profondamente.
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