Credo che nessuno potrà mai dimenticare la diciassettesima edizione di Sanremo: correva l’anno 1967… l’ultimo di Luigi Tenco.
Quella prima serata del festival sembrava andare tutto bene: Tenco salì sul palco con la cantante Dalila, alla quale era legato sentimentalmente, per cantare la sua meravigliosa “Ciao amore, ciao“, dal testo e dalla melodia indimenticabili:
“La solita strada, bianca come il sale
Il grano da crescere, I campi da arare
Guardare ogni giorno
Se piove o c’è il sole
Per saper se domani
Si vive o si muore
E un bel giorno dire basta e andare via
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Andare via lontano
A cercare un altro mondo
Dire addio al cortile
Andarsene sognando
E poi mille strade grigie come il fumo
In un mondo di luci sentirsi nessuno
Saltare cent’anni in un giorno solo
Dai carri dei campi
Agli aerei nel cielo
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
E non avere un soldo nemmeno per tornare
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao”
Il pubblico applaudì, poi silenzio.
Il cantautore tornò nel backstage e Mike Bongiorno, che presentava per la quinta volta consecutiva, e Renata Mauro ricominciarono a condurre la serata.
Poco dopo, la tragica notizia: Luigi Tenco si è ucciso.
Un gesto estremo causato dalla travagliata e burrascosa emotività dell’artista, ma anche dal profondo moto di protesta nei confronti di un Sanremo che stava divenendo sempre più commerciale, andando a discapito del cantautorato vero, autentico.
La canzone non fu più performata dalla seconda giornata fino alla fine del festival… ma ancora oggi, oltre a essere un brano dall’intensità e dalla passione coinvolgenti, rimane un forte simbolo di denuncia.
E l’Arci Bellezza lo sa: per questo, a poco più di 50 anni dalla scomparsa di Luigi Tenco, dalle ore 21.30 di questo venerdì organizza una serata dedicata interamente ai suoi meravigliosi brani d’amore, di protesta e speranza con ingresso a 8 euro: “Mi sono innamorato di te – Una Notte per Luigi Tenco”
Quale miglior modo per ricordare un così intenso cantautore se non cantando a squarciagola i suoi pezzi più belli… con una forza che viene dal più profondo del cuore?
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