Il Salone del Mobile non trova pace: la pandemia sta mettendo in ginocchio un settore vitale per l’economia milanese, lombarda e italiana. Le aziende si sfilano e il presidente Claudio Luti ha comunicato le sue dimissioni da presidente della manifestazione che produce un indotto di 200 milioni di euro. Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 e il rinvio all’autunno di quella del 2021, ora è a forte rischio anche la data di settembre. Ecco cosa sta succedendo.
SALONE del MOBILE in crisi di nervi
# Le aziende rinunciano al Salone del Mobile: il presidente Luti si è dimesso
In una nota Claudio Luti, presidente del salone del Mobile, ha annunciato le sue dimissioni spiegando che “si è evidenziata la volontà da parte delle aziende di rinunciare a partecipare al Salone di settembre, rendendo difficoltoso dar vita a una manifestazione di qualità, rappresentativa del Settore nel suo insieme“. Sottolineando che: “rispetto le decisioni di tutti ma non condivido la volontà di non fare squadra in un momento così delicato e di rinunciare almeno a provare a definire un percorso concreto per fare quello che potrebbe essere il Salone simbolo della ripresa del Paese“. Sarebbero state diverse le aziende facenti parti di Federlegnoarredo a manifestare la volontà di non partecipare al Salone del Mobile, mettendo quindi in dubbio la realizzazione dello stesso. A questo si aggiunge il fatto che molti espositori e buyers stranieri, da Usa, Cina e Emirati Arabi, per le restrizioni anti covid non parteciperanno all’evento, un problema enorme considerato che circa il 90% del fatturato arriva dall’estero.
# Carlo Sangalli presidente di Confcommercio Milano: “Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore”
Il presidente della Camera di commercio di Milano e di Confcommercio, Carlo Sangalli reputa un gravissimo errore la possibile cancellazione dell’edizione 2021 del Salone del Mobile: “In questa fase delicata della ripartenza è fondamentale evitare passi falsi. Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore“. Aggiungendo che: “Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro. Dopo lo stop dello scorso anno, la ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico. La nostra città e il Paese hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto“.
# Il presidente di Federalberghi Milano è preoccupato per la tenuta del comparto alberghiero. Anche per i tassisti sarebbe un duro colpo
Il presidente di Federalberghi Milano Maurizio Naro si dice preoccupato per l’eventuale annullamento del Salone del Mobile 2021: “L’annullamento, quest’anno, del Salone del Mobile avrebbe conseguenze molto gravi per il comparto alberghiero in forte sofferenza. A Milano ora sono aperti solo cinquanta alberghi con una percentuale di occupazione delle camere che non supera il 15%“. Anche per i tassisti, che secondo taxiblue, hanno registrato un crollo delle corse dell’80%, la cancellazione della manifestazione sarebbe un durissimo colpo.
Fonti: La Stampa, Affaritaliani
Continua la lettura con: Cosa ne sarà del SALONE DEL MOBILE? Il calendario provvisorio
FABIO MARCOMIN
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