Milano si riscopre libertina. Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno c’è un locale dove si cena e ci si può scatenare a ritmo di musica fino a notte fonda… completamente nudi. Queste le uniche regole della serata.
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Tutti nudi a Capodanno? Sì, a Milano in questa festa
# La festa più nuda dell’anno
Milano si riscopre libertina. Per chi ha voglia di sperimentare un capodanno alternativo e non ha problema a mostrarsi come mamma l’ha fatto davanti a perfetti sconosciuti, a Paderno Dugnano ha la possibilità di farlo. “Anita”, l’associazione naturista italiana, organizza infatti il primo “CapoNudanno” d’Italia in un ristorante la cui location è top secret, salvo per chi si iscrive e paga gli 80 euro di quota prevista che comprende un menu di tutto rispetto: 4 antipasti, due primi, due secondi e il dessert.
# Le regole della serata: nessun abito ma ammessi collane, papillons e cravatte
Gli organizzatori promettono che sarà una “una festa nuda, anzi nudissima“. Scontato quindi il dress code: niente vestiti. Sulla pagina si legge: “Musica, trenini, trombette, cotillons. Per il primo anno non sarete divorati dal dubbio del cosa indossare. Niente”. Altra indicazione riguarda gli accessori che si possono indossare: “Essendo una serata di gala saranno ammesse collane, papillons e cravatte, ma se dovesse fare molto caldo è possibile toglierle e nessuno si scandalizzerà”. La festa parte alle 20.30 e prosegue con musica fino a notte fonda.
# Quando a Milano si mangiava nudi al ristorante
Per Milano non si tratta di una novità, fino alla definitiva chiusura a causa del lockdown durante la pandemia, esisteva un locale nell’hinterland dove ogni venerdì sera si cenava completamente nudi: l’Italo Americano di Cerro Maggiore, in via San Clemente 151. Una guardia presente controllava che non ci fossero persone che violassero la privacy degli altri o che fossero indiscrete e le regole erano poche e semplici:
- entrati nel ristorante si andava in uno spogliatoio dove ci si spogliava completamente e si ritornava in sala con un telo igienico per coprirsi le parti intime durante la cena e una pochette con gli effetti personali;
- durante tutta la sera era vietato l’uso dei telefonini, sia per godersi la serata senza distrazioni che per vietare la possibilità di fare foto alle altre persone nude.
A tavola si poteva scegliere un menu fisso, con proposte per vegetariani, anche se la portata principale per la serata era l’hamburger. Finito il pasto tutti in pista a ballare nudi al ritmo della musica live suonata nel locale.
Fonte: Milano Today
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FABIO MARCOMIN
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