I 5 monumenti di Milano da salvare in caso di Apocalisse

Negli ultimi tempi abbiamo vissuto sull'orlo del baratro

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Negli ultimi tempi abbiamo vissuto sull’orlo del baratro. La pandemia, la guerra con una potenza nucleare, il climate change che minaccia di innalzare il livello del mare fino ad invadere la Pianura Padana… O di trasformarla in una landa deserta. Ci siamo quindi chiesti quali simboli della città salvare e perché. 
 
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I 5 monumenti di Milano da salvare in caso di Apocalisse

#1 Castello Sforzesco: ci ricorda ogni giorno di cosa siamo capaci

monumenti da salvareSimbolo di sofferenza e rinascita, di rovina e grande splendore, di grande ingegno costruttivo, nonché artistico.

Il popolo milanese lo distrusse per scacciare l’oppressione viscontea, ma sempre il popolo permise a Francesco Sforza di riedificarlo timoroso e possente verso il fuori le mura, raffinato e ricercato verso i cittadini che da quel momento fu dedito a difendere. I milanesi dimostrarono a necessità carattere e lungimiranza. Il Castello Sforzesco ci ricorda ogni giorno di cosa siamo capaci, come non salvarlo?

#2 Basilica di Sant’Ambrogio: memoria immortale di un grande milanese

monumenti da salvare
Ancora più indietro nella storia e nella tradizione da salvare, oltre che una bellissima basilica in stile Romanico-Lombardo, ricca di aneddoti leggendari e di reliquie sante, la memoria e la presenza dell’uomo che la volle e di cui prende il nome.
 
Sant’Ambrogio è il patrono di Milano, santo per tutte le chiese cattoliche, uno dei quattro massimi dottori della chiesa. Fu vescovo del capoluogo lombardo dove lasciò segni talmente importanti e profondi, sia nella città che nella diocesi, che le innovazioni apportate alla liturgia costituirono la base per il Rito Ambrosiano.
 
 

#3 Il Cenacolo: il murale più famoso di ogni tempo

monumenti da salvareCome non salvare l’opera divenuta famosa nel mondo grazie al libro Il Codice Da Vinci? A parte gli scherzi, il Cenacolo Vinciano è la maggiore eredità lasciata, durante il suo soggiorno milanese, da uno dei più grandi geni della storia: oltre che salvata andrebbe valorizzata a dovere dandole il risalto che merita.
 

#4 Bosco Verticale: simbolo di speranza e cambiamento

monumenti da salvareProprio come la Torre Velasca, che contribuì in modo fondamentale a segnare il passaggio da modernismo a post-modernismo, il Bosco Verticale avrà fatto lo stesso fra post-modernismo e l’epoca che verrà dopo. Un’epoca che, dovendo fare oggi una previsione, non potrà prescindere da un ecologismo più centrato e maturo. Bosco Verticale, pur con le sue evidenti contraddizioni, è un simbolo di speranza e di cambiamento.
 

#5 Duomo: più in alto delle critiche e degli eventi avversi 

monumenti da salvare

Ed eccoci giunti al numero uno dei monumenti da salvare, che per ogni milanese che si rispetti non può che essere il suo Duomo con la MADUNINA. Madonnina e rispettiva guglia che di certo non erano parte del progetto iniziale del 1300, ma che furono progettate e realizzate nel 1700.
 

In quel momento l’illustre concittadino e matematico Paolo Frisi volle esprimere il suo dissenso verso la guglia scrivendo una lettera pubblica in cui elencava le motivazioni per cui, secondo lui, non sarebbe dovuta essere costruita. E sapete qual era la motivazione principe che adduceva ai suoi illustri ragionamenti?? Che gli elementi alti ed appuntiti attirano i fulmini!!! ⚡️

 
Per fortuna in molti, lungimiranti ed illuminati cittadini, si opposero a quanto scritto da Frisi, o meglio, esprimendo il loro consenso ad una nuova e visionaria opera non compresa da tutti, regalarono a Milano forse il suo più grande tesoro!
Ed ecco perché il Duomo andrebbe salvato. Perché fin dal primo disegno su carta fu mosso dalla volontà di eccellere (ricordiamoci che è la chiesa gotica più grande del mondo!), di innovare e di affascinare. Perché la costruzione della guglia rappresenta la caratteristica forza meneghina di non farsi fermare da chi sa solo parlare contro, impantanato in idee retrograde e, a lungo termine, controproducenti.
 
Fra l’altro, questi sentimenti di fiducia ed apertura verso un futuro migliore sono gli stessi che muovono e accomunano l’associazione Milano Città Stato. Non lasciamoci fermare dai pochi che parlano contro e “innalziamo una nuova MADUNINA PER LA NOSTRA AMATA MILANO”.

Continua la lettura con: Quando Milano aveva una DOPPIA CATTEDRALE al posto del Duomo

FEDERICO POZZOLI

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Federico Pozzoli
Ritto sulla cima del mondo, scaglio, una volta ancora, la mia sfida alle stelle.

1 COMMENTO

  1. Amici stranieri che toccavano meravigliati le colonne di San Lorenzo, perché non sapevano della Milano romana capitale dell’Impero, e che non hanno avuto dubbi a dire del Pirellone come il più bel grattacielo di Milano, cosa su cui (saranno gusti) ma mi trovo assolutamente d’accordo per la sua eleganza, ma anche perché simboleggia perfettamente la Milano all’avanguardia di 70 anni fa, essendo stato per un pò la costruzione in calcestruzzo armato più imponente e alta in Europa e terza nel mondo; sbigottiti sotto le arcate della Stazione Centrale, appoggiate a cerniere per resistere ai terremoti, per la sua imponenza e perché sotto i binari c’è un’altra stazione di 24 binari per la gestione (ormai estinta) delle merci e della posta, completamente assistiti da strutture meccaniche per movimentare e sollevare i vagoni da sotto al piano superiore dei binari. Unica stazione al mondo.
    San Siro seconda meta turistica dopo il Duomo…

    Allungherei questo elenco

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