A noi innamorati di Milano basta sicuramente poco per provare emozioni in città. La pioggia che forse arriverà tra aprile e maggio potrebbe essere l’occasione per apprezzare in particolare alcune quinte teatrali milanesi. Aspettiamo quindi il primo scroscio vero e, possibilmente senza ombrello, ma solo con il cappuccio della felpa tirata su, andiamo a gustarcele di persona…
#7 luoghi di Milano da vivere (anche) con la pioggia
# GAE AULENTI
Il nuovo centro di Milano è un luogo perfettamente metropolitano che si sposa alla perfezione con il fascino del cielo grigio, tra le architetture contemporanee che hanno reso la piazza l’icona assoluta del nuovo millennio milanese. Le tettoie coperte possono essere un ottimo punto di osservazione per cogliere la sana incoscienza dei bambini che si bagnano copiosamente con l’acqua della chiara fontana, mentre inseguiamo lo skyline da un punto di vista decisamente privilegiato.
# I NAVIGLI
Un’area milanese il cui interesse non diminuisce nemmeno con la pioggia è, nemmeno a dirlo, quella dei Navigli. Se siamo sul Pavese, possiamo salire sui ponti di collegamento da una sponda all’altra perdendoci a immaginare il giorno in cui l’area, pedonalizzata, tornerà alla vita notturna che le compete. Se invece siamo su sua maestà Naviglio Grande, facendo attenzione a non scivolare sulla rizzata lombarda, possiamo sederci ai tavoli di un bar e ammirare l’infilata delle case dell’altro lato rese magnificamente romantiche dalla pioggia battente.
# LE 5 VIE
Il nome dell’area trae origine dal crocicchio dove via del Bollo, via Santa Marta, via Santa Maria Podone, via Santa Maria Fulcorina e via Bocchetto si incontrano. Negli ultimi anni è divenuta un distretto in cui design, moda e cultura fioriscono tra piccoli negozi, artigiani, gallerie e edifici storici. Sappiamo bene che Milano va amata anche con la pioggia, perché non c’è Fuorisalone senza pioggia. Dalle vetrine dove un manichino accoglie l’ultimo vestito nero o verde, scrutando i vicoli bui e deserti del centro della città, penseremo sicuramente a quanto sia bella la vita…
# PARCO SEMPIONE
Veder cadere gocce dentro a una pozza d’acqua al Parco Sempione è sicuramente una grande prova di milanesità (anche acquisita va bene!). Mentre ci riposiamo sotto uno dei baracchini di street food, guardando verso il Castello Sforzesco e immaginando un giorno di pioggia nei secoli passati della storia di Milano, potremmo pensare di noleggiare un Veloleo, veicolo a tre ruote con pedalata assistita, che ci porterà negli angoli più nascosti del parco, in un’atmosfera di fascino ulteriore acuita dalla malinconia dei pochi runners che non si sono fatti scoraggiare dal meteo…
# STAZIONE CENTRALE
Sicuramente è bello, arrivando a Milano, indugiare nella Galleria delle Carrozze, osservando la Mela del Pistoletto, il profilo del Pirellone, la lunga prospettiva nascosta di Vittor Pisani, immaginando quello che la città sarà pronta a donarci, sia questa la nostra prima volta qui o il nostro ennesimo ritorno a casa. Ora c’è anche la splendida opportunità di sostare ai dehors del nuovo mercato centrale, per gustarsi un meritato aperitivo osservando i vetri bagnarsi di acqua battente mentre sullo sfondo il tram carica passeggeri per la sua prossima corsa.
# BRERA
Non parliamo ovviamente qui delle infiltrazioni d’acqua avute nel recente passato dalla splendida Pinacoteca, che comunque ci può offrire un riparo se ci bagniamo troppo, dall’alto del suo splendido cortile, ma dell’atmosfera assolutamente unica che si respira nel quartiere, quando magari alle suggestioni della pioggia aggiungiamo quelle autoinflitte della notte. Passeggiare anche solo con lo sguardo a terra, in queste vie di pavé, regala sensazioni di appartenenza, nonostante le nostre chiavi di casa non siano probabilmente in grado di aprire i portoni in zona.
# SAN BABILA
Quello che per molti è solo un posto (anche abbastanza informe) di passaggio, può divenire luogo eletto in condizioni particolari, pensando magari che siano finalmente conclusi i lavori a lungo protratti della M4. Immaginiamo di aver fatto a shopping a sufficienza lungo il Corso e di voler rifiatare per qualche minuto prima di tornare a casa in metropolitana. La piazza, guardiamola per una volta, è praticamente tutta porticata, anche se non siamo a Torino: percorrerla tutta, in cerchio, osservando frammenti di cielo plumbeo, ci restituirà appieno quella dimensione urbana che consideriamo casa.
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LORENZO ZUCCHI
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