Da come ti saluta il milanese ti dice tutto. Chi è e che cosa pensa di te.
Ecco la prima guida utile per interpretare i saluti del milanese, indispensabile ogni volta che si esce di casa.
#1 “Grandissimo!”
Non si ricorda chi cazzo sei.
#2 “Caro!”
Non si ricorda il tuo nome, ma ti vuole bene.
#3 “Bella lì”
Non ti considera proprio. Sei a un centimetro dalla trasparenza.
#4 Stretta di mano shakerata
Ti stringe forte cercando di esprimere affidabilità e produttività. Stai attento, vuole venderti qualcosa.
#5 Pacca sulla spalla
È un buon amico. O un’apertura di credito.
#6 Mano molle
Ti attaccherà sfighe o brutti mali.
#7 Bacio virile
O sei un mafioso o hai buone probabilità di diventarlo.
#8 L’abbraccio alla scandinava
È un uomo di mondo, abituato a viaggiare: ti offrirà da bere.
#9 Il saluto a distanza
Non vali neanche un tentativo di avvicinamento. Si pente di avere incrociato lo sguardo e teme che tu gli vada incontro.
#10 La stretta all’americana
È il top gun mancato. Spesso è un fallito.
#11 La sberla
O variante del coppino. È il commilitone, pronto a condividere tutto con te. Probabilmente andrà è un habitué delle vacanze in Puglia.
#12 La manata sui genitali
È rimasto nella Milano da bere degli anni Ottanta.
#13 “Ciao zio!”
Un finto giovane. Da evitare.
#14 Tocco di pugni
Il saluto di Milano Città Stato
#15 Il saluto con la sinistra
Vuole fare l’originale o ha la mano destra unta
#16 “Uè, Pirla!”
Sei in zona 1.