A cena c’era anche lui, il CEO di una importante azienda italiana nel settore dell’informatica con sede a Milano. Gli abbiamo chiesto cosa sia cambiato nel lavoro in azienda rispetto a venti anni fa. Ecco cosa ci ha risposto.
Come è cambiata la vita in azienda a Milano. Il racconto di un CEO
Il rapporto tra clienti e fornitori
“Oggi c’è molta più competitività, sia internamente che esternamente. C’è meno rispetto per la persona. I valori sono molto demistificati, così come il rispetto reciproco. Un esempio? Ci sono clienti che si permettono il 10 di agosto di mandarti una gara la cui risposta è prevista per il 25 agosto e poi vanno in ferie. Io gli ho detto: io il 10 vado in ferie. Ma l’ho potuto fare solo perchè me lo potevo permettere”.
I giovani
“Le nuove generazioni sono di due tipi. Il primo sono gli startupper a prescindere: uno che ha zero idee ma vuole farsi la sua start up. Vuole essere un imprenditore ma in realtà non sa fare niente. Lo vuole fare perché è di moda.
Gli altri sono nella corrente, una corrente che tira a campare.
I giovani con la fiammella sono pochissimi. In questo ambiente chi ha la fiammella emerge: si tratta di una tensione che ti porta a fare delle cose perché ti piace.
Mentre nella mia generazione la fiammella era più diffusa, perché avevi in mente un progetto anche se lo facevi da dipendente, adesso quella fiammella la vedo di rado, forse perché sono più distratti dal social: le comunicazioni sociali per i giovani rischiano di essere il tutto. Lavorare serve per prendersi l’iphone. Prima si sognava la casa o almeno la macchina. Ma ora la prendi in sharing.
E una volta eri tu a tirare fuori l’identità, adesso ti basi sul like, sull’approvazione degli altri. Col risultato che si assiste a un appiattimento generale della personalità”.
L’abbassamento delle tariffe
“Le tariffe che il mercato riconosce sono sempre più in diminuzione. Perché? Le grandi aziende fanno cartelli e stipulano accordi che sono sempre al ribasso. Il mercato riesce a governare meglio i fornitori, li mette in concorrenza in modo spietato. Un esempio è la gara on line. Tu, aspirante cliente, prima mi spedisci cosa vuoi fare, il prezzo viene stabilito dall’asta online. Così si scatena la bagarre a offrirsi di fare la stessa cosa a un prezzo sempre più basso. Io a queste gare non partecipo”.
Le modalità di comunicazione
Le modalità di comunicazione hanno rivoluzionato il lavoro. I mezzi di comunicazione attuali ti consentono un’efficienza e un’efficacia che 20 anni fa non c’erano. Quindi sei più efficiente e più efficace. La conseguenza è che lavori molto di più. Esempio: quando ho iniziato a lavorare, sono partito per le vacanze e, per un ordine che aspettavo, ogni due giorni mi fermavo alla cabina per sapere se avevo vinto. Finalmente mi dissero: ha vinto lei. Così chiamai l’ufficio e dissi: ho vinto, ci vediamo tra due settimane! Allora lavoravo solo nel momento in cui mi fermavo a telefonare. Oggi lavori sempre, perché sei sempre collegato: quest’estate mi è capitato di rispondere a dei clienti mentre ero sulla sdraio in spiaggia”.