Il video del giorno: 10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Milano ha dato i natali a molte meravigliose attrici, di cinema e teatro, che hanno onorato e ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo. Ecco alcune attrici milanesi che hanno scritto la storia del cinema e del teatro italiano e non solo

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Anche se in Italia si è da sempre convinti che Napoli con la sua teatralità abbia sfornato i migliori attori pochi sanno che Milano ha dato i natali a molte meravigliose attrici, di cinema e teatro, che hanno onorato e ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo.

Il video del giorno: 10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

#1 Mariangela Melato, la milanese verace

Padre di origini austriache che giunto da Trieste a Milano fece il ghisa e madre milanese doc, sono il binomio vincente per mettere al mondo tre figli dei quali le due sorelle diventeranno attrici. Anna più votata al teatro e Mariangela, nata nel 1941, assolutamente poliedrica, attrice di cinema e teatro, ballerina e cantante. Insignita di numerosi premi vive gran parte della sua esistenza tra set cinematografici e palchi dei più prestigiosi teatri italiani.

Meravigliose le sue interpretazioni sotto la regia di Lina Wertmuller mentre con “Saxofone”, film non molto conosciuto (non certo un capolavoro) girato sotto la regia di Renato Pozzetto che è anche l’attore protagonista, regala una Milano fine anni settanta assolutamente indimenticabile. Tratto da un soggetto di Enzo Jannacci, lo stesso Pozzetto insieme a Cochi Ponzoni e all’incredibile ed estroso Beppe Viola il film si snoda in moltissimi luoghi della Milano di quegli anni regalando un affresco imperdibile.
Mariangela Melato è stata, come dicevamo, anche cantante e ballerina e lo dimostra partecipando a spettacoli teatrali che mettevano in risalto tutto il suo talento. Nel 2013 un tumore al pancreas mette fine alla sua esistenza privandoci di una delle migliori artiste nate in Italia. Poliedrica

 #2 Valentina Cortese, candidata all’Oscar nel ’75, ha recitato con attori del calibro di Spencer Tracy, Orson Welles e Audreu Hepburn

La Diva, così chiamata per la sua bravura, nasce a Milano nel 1923 da genitori piemontesi. Debutta appena diciottenne in una pellicola che narra le vicissitudini di una giovane attrice che cerca di sfondare nel mondo del teatro e che alla fine ottiene il successo. Una sorta di premonizione per Valentina Elena, questo il suo nome per esteso, che avrà modo di recitare sui set di tutto il mondo.

Reciterà con attori che hanno fatto la storia del cinema, da Spencer Tracy a Orson Welles e una giovane Audreu Hepburn. Causa gravidanza dovrà rinunciare nel recitare al  fianco di Charlie Chaplin che la voleva nel suo “Luci della ribalta”. Sarà candidata come attrice non protagonista al premio Oscar del 1975 e l’amore per suo lavoro la porterà a lavorare fino al 2017 in un film autobiografico dal titolo, indovinate un po’…Diva. Una lunga malattia ci priverà del suo impareggiabile talento nel 2019 a 96 anni compiuti. La star.

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#3 Franca Valeri, Signora Snob 

Alma Franca Maria Norsa nasce a Milano nel 1920 nella centralissima via Cerva, via posta tra Largo Augusto e via Mascagni. Benestante e colta è costretta a vivere nell’angoscia di una possibile deportazione a causa del suo credo religioso. Anche se solo da parte di padre la Valeri abbraccia la religione ebraica e durante il ventennio evita la deportazione solo grazie a dei documenti falsi.

Specializzata nella interpretazione di personaggi quali la Signora Snob e la Sora Cecioni divide il suo talento tra cinema, teatro e molta radio. Diretta da Fellini, Monicelli, Comencini e molti altri, l’attrice crea una serie di maschere che nell’immaginario collettivo saranno il cliché della sicura milanese e della sora romana. Ne “Il vedovo” con la regia di Dino Risi recita al fianco di Alberto Sordi in una delle commedie italiane più riuscite di sempre. Muore nell’agosto di quest’anno nella sua casa romana. Di lei va ricordato il grande impegno umanitario che l’ha portata anche a fondare una Onlus a sostegno degli animali randagi. Caratterista di razza

#4 Lucia Bosè, la bellissima

Bellissima al punto che gli uomini milanesi spendevano una fortuna nella Pasticceria Galli pur di vederla lavorare dietro al bancone come commessa, Lucia viene proiettata nell’olimpo della celluloide grazie alla partecipazione, e alla vittoria, di Miss Italia nel 1947. Nello stesso anno parteciparono altre donne incredibilmente belle quali Gina Lollobrigida e Silvana Mangano.

Non estremamente talentuosa inizia a recitare grazie alla sua bellezza dirompente salvo poi migliorare col tempo fino a diventare una apprezzata attrice. Madre di Miguel, Paola e Lucia, tutti famosi artisti, vive burrascose storie d’amore con il torero Dominguin (padre dei tre figli di lei) e, pare, con altri famosissimi personaggi, primo tra tutti Pablo Picasso. Nel marzo di quest’anno, complice il Covid che complica un quadro clinico già pesantemente compromesso, Lucia raggiunge il suo amato e mai fedele Dominguin nel regno dei cieli. A volte la bellezza basta e avanza

#5 Greta Scacchi, al fianco di Harrison Ford in “Presunto Innocente”

Pochi sanno che la diva di Hollywood, la bellissima Greta, è milanese doc. Nata nel 1960 nel quartiere Brera da un un artista milanese e da madre inglese l’attrice vive a Milano fino a 4 anni per poi iniziare, a seguito della famiglia, a girare il mondo. Nel 1987 in “Presunto innocente” al fianco di Harrison Ford fa sognare gli spettatori di sesso maschile con la sua sensualità dirompente. Apprezzata da registi italiani solo nella seconda metà della sua carriera  viene comunque doppiata per il suo spiccato accento anglofono anche se, intervistata da giornalisti italiani, sfodera non solo un ottimo italiano ma anche qualche parola in milanese. Orgogliosa delle sue origini meneghine si divide tra cinema e serie TV. Internazionale

#6 Adriana Asti, la più disinibita della sua generazione

Nata nel ’31 la Asti si distingue per la sua poliedricità e il fatto di essere disinibita per la sua generazione. Lo si evince dalla partecipazione in “Io, Caligola” di Tinto Brass dove non risparmia di esibirsi senza vestiti. Decisamente più adatta a ruoli teatrali vince numerosi premi. Presta la sua voce anche a molti doppiaggi. Nonostante sia prossima ai 90 anni continua a dividere il suo talento tra televisione e cinema forse non paga dei suoi numerosi riconoscimenti ottenuti nella lunga carriera. Istrionica

#7 Lella Costa, splendida attrice teatrale

Forse la migliore interprete di monologhi tra il comico e il drammatico, Lella nasce a Milano nel 1952. Colta e molto preparata si avvicina al teatro frequentando l’Accademia dei Filodrammatici ma la svolta la ottiene con i corsi della scuola teatrale di Maurizio Nichetti, Quelli di Grock che sapranno esaltare le sue doti. Pur prendendo parte ad alcune pellicole sono gli spettacoli teatrali che la portano alla consacrazione.

Certamente non la sua interpretazione più importante ma segnaliamo a tutti il monologo dedicato alla ipotetica signora Pooh che ascolta “Tanta voglia di lei” analizzando il testo con un umorismo che mette in risalto la sua arte. Autrice di alcuni libri, impegnata politicamente e socialmente, mamma di tre figli, è da esempio su come si possano fare tante cose, e bene, contemporaneamente. Vincitrice dell’Ambrogino d’oro nel 2019. Instancabile.

#8 Angela Finocchiaro, simpatia contagiosa, ha vinto David di Donatello e Ciak d’oro

Di origini siciliane nasce a Milano nel 1955. Sin da subito si intuiscono le doti comiche di una artista che da 45 anni ci fa ridere con le sue interpretazioni cinematografiche e teatrali. Col tempo si dedica, con successo, anche a ruoli drammatici ma la sua mimica e il suo timbro vocale rimangono perfetti per ruoli dove sa far ridere chiunque. Nella sua grande versatilità partecipa anche ad alcune stagioni di Zelig non mettendo limiti al suo talento. Con dei David di Donatello e dei Ciak d’Oro in bacheca si permette anche di recitare in qualche pubblicità che grazie a lei otterranno un grande successo. Irresistibilmente simpatica

#9 Sandra Mondaini, in coppia fissa con Raimondo Vianello, interpreta Sbirulino a fini sociali

Inimmaginabile senza Raimondo Vianello con il quale ha fatto coppia in televisione e nella vita l’attrice milanese è stata soprattutto una vedette del varietà, spettacolo in voga specie prima e dopo la seconda guerra mondiale. Inizia come modella per poi debuttare a teatro con il milanesissimo (ne parleremo in un altro articolo) Tino Scotti nello spettacolo “Ghe pensi mi”. La sua dirompente simpatia e l’energia che mette in ogni cosa che fa la porta a spaziare in tutti i campi passando dalla radio al varietà al cinema senza farsi mancare il lavoro di valletta a fianco di Mike Bongiorno.

La vicinanza a Bramieri, Macario e altri mostri sacri del teatro e della rivista non intaccano minimamente la sua verve che continuerà a esibire di fianco a suo marito Raimondo Vianello in una serie di trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione. Con il personaggio di Sbirulino approfitta del grande consenso dei più piccoli per sposare alcune cause focalizzate nel sociale. Di grandissima umanità si prodiga in qualunque azione umanitaria lasciando però che i suoi nobili gesti rimangano nascosti ai più come si conviene a chi fa per gli altri per sole ragioni di cuore. Il 15 aprile del 2010 mancherà l’amato Raimondo e sarà per lei un dolore insopportabile al punto che 5 mesi più tardi, malata ma non più motivata nel combattere, cederà a una lunga malattia. La Signora dello spettacolo

#10 Sonia Bergamasco, l’impegnata 

Anche se ai più è nota per il suo ruolo della indefessa dottoressa Sironi la bella Sonia, nata a Milano nel 1966, è musicista, regista e attrice di teatro e di cinema. Sposata col talentoso Fabrizio Gifuni dal quale ha avuto due figli, ha lavorato con Giorgio Strehler e Carmelo Bene, quanto basta per definire la caratura artistica.
Anche se la sua professione principale è quella dell’autrice teatrale con circa 20 opere al suo attivo l’attrice ha partecipato a numerose pellicole mostrando al grande pubblico un grandissimo talento. Ci aspettiamo grandi cose.

ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.