«Te offri da bev al drago verd». Chi è di Milano, per nascita o per scelta, prima o poi riceve questo simpatico invito, come dire che non si hanno neanche i soldi per offrire acqua minerale. Chi le chiama “Vedovelle” e chi “Drago Verde”, le fontanelle milanesi nascondono numerose curiosità. Vediamone qualcuna
7 forse non sapevi che sulle VEDOVELLE di Milano
#1 Il primo design (forse) di Luca Beltrami
Pare che la prima fontanella abbia fatto la sua apparizione a fine ‘800 e che fosse un disegno di Luca Beltrami, l’architetto artefice del restauro del Castello. Si deve a lui l’idea e il design che oggi è tanto amato a Milano. La prima vedovella era in bronzo, dorata e decorata con una deliziosa greca in mosaico.
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#2 Il “debutto” alla Scala e perché si chiamano così
Anche se non ci sono certezze circa la paternità del Beltrami, la prima Vedovella ufficiale fa la sua apparizione in Piazza della Scala nel 1931. Da allora conservano la caratteristica forma della colonnina, alta circa 1 metro e mezzo, con la bacinella circolare in basso e l’erogatore a forma di drago, che richiama il biscione visconteo.
Le Vedovelle, che non hanno rubinetto per regolare l’uscita di acqua, devono il loro soprannome al flusso ininterrotto che ricorda il pianto delle vedove della Prima Guerra Mondiale.
#3 Non sono milanesi, ma varesotte
Le fontanelle sono fabbricate in ghisa, ricavate da un unico stampo. Le producono, fin dal 1931, le Fonderie Lamperti di Castellanza.
Sono gli eredi di oggi che portano avanti l’azienda di famiglia in cui è «importante portare avanti una tradizione, più che per un guadagno», come ammette Andrea Lamperti. «Siamo rimasti in pochi a fare lavorazioni così particolari».
La lavorazione grezza è appaltata all’estero, per motivi economici, poi assemblata a Castellanza e consegnata. Ci vogliono circa 90 giorni, dallo stampo alla consegna, per avere una Vedovella.
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#4 Chiunque ne può avere una, anche a casa
Il Drago Verde non è un prodotto a uso esclusivo della città di Milano. Chiunque, su ordinazione, ne può comprare una da mettere in giardino o come oggetto di arredo.
Il prezzo varia a seconda della dimensione: le originali che si trovano in città costano 2.099,99 Euro, ma si possono avere anche a prezzi differenti.
Dopo decenni di onorata carriera, lo stampo usato fino ad oggi sta per essere rinnovato, perché presenta ormai delle piccole imperfezioni. Per gli appassionati di date e ricorrenze, si potrà avere il Drago Verde annata 2022.
#5 Il pianto delle vedovelle non è spreco d’acqua e ha una funzione antibatterica
Un argomento spinoso ma che va affrontato, perché le recenti polemiche sullo spreco d’acqua dovuto alle fontanelle non hanno alcun fondamento.
Innanzitutto perché di fronte alla capacità totale dell’impianto idrico meneghino, pari a circa 7.500 litri al secondo, le Vedovelle hanno una portata di 10 litri per secondo.
Ma soprattutto perché l’acqua raccolta dalla bacinella, viene incanalata nuovamente verso i depuratori comunali, dopodiché instradata per l’irrigazione dei campi a Sud di Milano.
Il getto continuo, per altro, ha un’azione antibatterica: evita infatti di avere acqua stagnante, sia dove si beve sia nella bacinella di raccolta.
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#6 Sono posizionate nelle “teste morte” della rete idrica
L’ubicazione delle Vedovelle è decisa dai Municipi, che ne suggeriscono l’installazione al Comune di Milano. Da inizio anno esiste sul sito del comune una mappa interattiva, che mostra la posizione di ogni Drago Verde.
Queste piccole colonnine in ghisa hanno ricoperto nel tempo le funzioni più disparate.
Innanzitutto sono posizionate nelle cosiddette “teste morte” della rete idrica, laddove potrebbero formarsi delle sacche d’aria dannose per il funzionamento della rete. Hanno il compito di sfiatare l’aria e togliere pressione che potrebbe danneggiare le tubazioni di uso civile.
Ovviamente danno sollievo e refrigerio nelle calde giornate estive. In tempi di dopoguerra, quando non tutti avevano accesso all’acqua corrente, le Vedovelle sono state usate per abluzioni e – soprattutto – per radersi.
#7 10 mila euro tutto compreso
Le fontanelle sono dunque un vitale snodo della rete idrica meneghina. Come tali sono sottoposte ad attenta manutenzione. Le centinaia di Vedovelle subiscono ogni anno circa 650 interventi di manutenzione, alcuni sul posto ed altri che richiedono la momentanea asportazione della colonnina, per manutenzione straordinaria. Gli interventi fuori sede vengono tutti compiuti alla sede MM di Via Meda 44.
Installare una nuova Vedovella arriva a costare, tra cantiere e scavi, anche 10.000 Euro. Ecco perché, a volte, il Comune realizza questi interventi grazie a oneri di urbanizzazione, scaricando sui proprietari delle nuove costruzioni i costi dei cantieri e del consumo di acqua.
La Vedovella sarà un punto fermo nei prossimi mesi di calura estiva. Turisti e milanesi si troveranno di fronte alle centinaia di fontanelle, per dissetarsi e rinfrescarsi.
E voi, quale “tipi da Vedovella” siete? Quelli che bevono sotto al Drago o quelli che tappano il foro inferiore, per fare zampillare in alto il getto dell’acqua?
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LAURA LIONTI
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