L’eroe delle Cinque Giornate. Strenuo oppositore dei Re Savoia. Fiero sostenitore del modello federale per la nuova Italia. Molti si domandano: come sarebbe l’Italia se si fosse fatto come voleva lui?
CARLO CATTANEO è considerato uno dei più grandi milanesi: sognava per l’Italia un SISTEMA FEDERALE di tipo svizzero
Quando nel 1859 le truppe austriache lasciarono la città, Napoleone III e Vittorio Emanuele II vennero acclamati trionfanti all’Arco della Pace.
A Milano mancava però il grande protagonista delle Cinque Giornate di dieci anni prima, Carlo Cattaneo. Esiliato a Lugano fece ritorno a Milano mantenendo però un atteggiamento fortemente critico verso i piemontesi, da lui considerati “peggiori degli austriaci”. Non aveva ancora perdonato il tradimento di Carlo Alberto che dopo le Cinque Giornate aveva restituito Milano all’Austria.
Per Cattaneo prima di fare l’Italia bisognava fare gli italiani e come modello di stato riteneva più giusto realizzarne uno federale sul tipo della Svizzera.
Eletto deputato nel Regno d’Italia nel 1860 Cattaneo si rifiutò di andare in Parlamento per non giurare fedeltà al re.
Continua la lettura con: L’Arco della Pace: una delle più grandi prese in giro della storia
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SE POTESSE TORNARE TRA NOI CARLO CATTANEO COLLABOREREBBE CON QUESTO SITO. SOTTOSCRIVO LE SUE IDEE REPUBBLICANE E FEDERALI ED ANCHE LA SUA VALUTAZIONE DEI PIEMONTESI CHE IN EFFETTI NON UNIFICARONO L’ITALIA MA LA CONQUISTARONO.
I MIEI AVI MILANESI SOTTO GLI ASBURGO ANDAVANO A SCUOLA PER OTTO ANNI. QUELLI CHE DIVENTARONO “ITALIANI” COI PIEMONTESI PER TRE.
QUANDO A BELLINZONA VIDI IL PALAZZO DEL GOVERNO CON SCRITTO “REPUBBLICA DEL CANTON TICINO” MI VENNE IL MAGONE NEL PENSARE COME POTEVA ESSERE MILANO.
DI CIVILTA’ ITALIANA CERTO MA INDIPENDENTE.
SOGNI, COME QUELLI, NEL MIO PICCOLO, IDENTICI AI DESIDERI DI CATTANEO. COL QUALE SE NON ALTRO CONDIVIDO IL NOME.
NOTA AGGIUNTIVA: CATTANEO DEFINI’ IL PAESAGGIO DELLA PIANURA LOMBARDA, LODATO ANCHE DA STUPEFATTI VIAGGIATORI STRANIERI, “FRUTTO DI IMMANI FATICHE”.
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