Oltre alla moda, alla musica, al design, c’è un altro grande evento che sta diventando sempre più popolare, a tal punto da fare quasi concorrenza al più blasonato Salone Internazionale del Libro a Torino. Sto parlando di Bookcity. Come autore, ho partecipato a diversi eventi durante questa manifestazione e, al di là dell’interesse meramente professionale, quello che mi ha colpito di più sono le diverse location dove si sono svolte le diverse programmazioni. Quelle che mi hanno colpito di più, sono quelle che si sono svolte in giardini poco conosciuti anche a noi stessi milanesi. A questo punto la domanda è: quali giardini segreti ci sono a Milano?
I GIARDINI SEGRETI di MILANO
# Milano green tra fascino e storia
Potrebbe sembrare un controsenso, perché Milano è sempre stata vista (soprattutto dall’esterno) come una città grigia, dedita al lavoro, dove c’è poco spazio per ritagliarsi qualche ora da trascorrere in mezzo al verde. Eppure abbiamo Parco Lambro e Parco Forlanini che ricordano molto gli immensi parchi londinesi o parigini, ma oltre a loro abbiamo una cosa che molti ci invidiano e vale a dire luoghi incantanti e magici. Posti green dove sembra di non trovarsi a Milano, luoghi ricchi di fascino e storia. Quello che segue è una lista di quelli che vale la pena sicuramente vedere.
# L’Orto Botanico di Brera
Si tratta di uno dei luoghi più antichi della nostra città. La sua realizzazione risale addirittura al Settecento e sin dalla sua inaugurazione si è distinto per la sua varietà di circa trecento tra piante e fiori. Immerso completamente in un contesto misto di antichità e arte, sembra quasi di trovarsi in una zona dell’East End di Londra e per le sue caratteristiche è stato spesso scelto come location del Fuori Salone.
# I giardini della Guastalla
A mio parere, uno dei parchi più belli della nostra città. Situato in pieno centro alle spalle della Biblioteca Sormani, si estende dal Policlinico all’Università Statale. La sua vegetazione è ricca e rigogliosa di ogni genere di piante e i suoi viali ricordano molto Parigi e in particolare Place des Vosges. Da passeggiare anche per ammirare la presenza di un piccolo tempesto in stile neoclassico progettato dal Cagnola che fu anche l’autore dell’Arco delle Pace.
# Parco delle Cave
Se l’Orto botanico di Brera e la Gustalla sono luoghi incantevoli e molto noti ai milanesi, allora partiamo con quelli meno noti ma ricchissimi di fascino e splendore. Ci spostiamo in periferia e più precisamente dalle parti del quartiere Baggio, dove si trova il Parco delle Cave. Un’area di 135 ettari circondata da laghetti, cascine e centinaia di alberi di melo. Insieme al Boscoincittà e al parco Aldo Aniasi costituisce parte del Parco Agricolo Sud Milano. Se volete trascorrere una serata romantica, non è raro durante l’estate avvistare lo spettacolo delle lucciole.
# Il giardino delle Vergini
Spostiamoci dalle parti dell’università Cattolica dove nel 1928 venne inaugurato un giardino all’interno dell’ateneo intitolato a Santa Caterina d’Alessandria (protettrice degli studi). Un giardino che è una vera oasi di pace, ma con una particolarità: dalla sua fondazione viene frequentato solo dalle studentesse per leggere, studiare o semplicemente incontrarsi. La sua particolarità è che le cose non sono cambiate da allora, infatti pare che ancora oggi è vietato l’ingresso agli studenti maschi e che ci siamo anche dei guardiani al suo ingresso che fanno rispettare la regola.
# Il giardino della Villa Belgioioso Bonaparte
Napoleone era innamorato di Milano e questa è cosa appurata da sempre. Oltre ai progetti non realizzati (Foro Bonaparte) e quelli che ancora oggi possiamo ammirare in tutta la loro bellezza (Arco della Pace, Pinacoteca di Brera), l’imperatore francese aveva una vera e propria passione per i giardini. Nel 1790 diede l’incarico all’architetto viennese Pollackin di progettare la Villa Reale a Milano e di dotarla di un giardino unico nella sua bellezza. Ancora oggi nei suoi 24000 metri quadri è possibile ammirare il laghetto, il tempietto, grotte e cascate. Da sempre orgoglio milanese è stato chiuso dal 1935 al 1938, un periodo che servì all’amministrazione di ristrutturalo dopo anni di incuria e più recentemente fu protagonista dell’attentato terroristico del 1993. La sua bellezza è immortalata nei film Un Povero Ricco con Renato Pozzetto e Asso con Adriano Celentano.
# Parco Villa Litta
Ci dirigiamo nel quartiere Affori dove sorge il parco Villa Litta. Costruito nel 1687 su volere del marchese Corbella che passò la proprietà prima ai Trivulzio e infine ai Litta Modigliani. Furono questi ultimi ad ampliare e trasformare l’originale giardino all’italiana in uno “paesaggistico” cioè all’inglese. Un giardino ricchissimo di alberi e piante di ogni specie. Negli ultimi anni è stato attrezzati di un parco giochi per bambini, un campo da calcio, uno di basket, uno di pallavolo ed è stato più volte usato come sede di spettacoli e concerti durante la manifestazione Milano Estate. Ma se non siete tipi sportivi o mondani, vale la pena di una visita alla bellissima biblioteca all’interno della Villa Litta.
# Parco Villa Finzi
Agli inizi dell’Ottocento, la zona della Martesana era aperta campagna, ma nonostante questo il conte ungherese Batthàny volle nel 1829 costruire un giardino che è giunto fino ai giorni d’oggi completamente intatto e ancora in tutto il suo splendore. Oltre alle diverse specie di alberi, uno in particolare è il maestoso ippocastano che pare sia ancora quello originale dei inizio ottocento. È sede un centro sociale per anziani, un asilo, una scuola elementare e di uno sportello ASST. Sfortunatamente è stato oggetto di ripetute ispezioni ecologiche e speleologiche per un sospetto versamento di solventi nei corsi d’acqua presenti. Durante una di queste ispezioni è stato scoperto che il tempietto ipogeo fu costruito su una preesistente ghiacciaia.
# Menzioni d’onore…
Potrei proseguire parlando di Villa Necchi Campiglio, un luogo ricco di storia e molto suggestivo. Villa Invernizzi dove si trova le celebre colonia di fenicotteri e infine la Casa degli Atellani dove si trova la celebre vigna di Leonardo.
Continua la lettura con: Il GIARDINO SEGRETO di Milano con all’interno un MERCATO vintage
MICHELE LAROTONDA
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