L’Italia è un paese di santi, poeti e navigatori e questo in gran parte vero. Abbiamo città e posti che il mondo ci invidia, tant’è vero che quando parlano della nostra Nazione viene spesso usato l’appellativo di Belpaese. Oltre alle bellezze architettoniche e turistiche siamo un popolo di grandi geni che, nel bene e nel male, spesso sono stati costretti a emigrare per far emergere le loro intuizioni che probabilmente qui non venivano capite o anche perché erano troppo avanti per i tempi che vivevano. Pochi, però, sanno che Milano non è solo la capitale morale dell’Italia, ma che il suo essere innovativo e sempre con lo sguardo verso il futuro sta anche nel fatto di essere stato “teatro” di importanti invenzioni che in questo articolo vi sorprenderanno.
Il MEGLIO del MADE in MILAN: cose inventate nella città meneghina
# La prima centrale elettrica d’Europa
Tutti sappiamo dove si trovava il cinema Odeon che era il ritrovo di tantissimi ragazzi che si ritrovavano il pomeriggio sotto il colonnato per scegliere quali film andare a vedere. Alcuni appassionati di storia sanno che prima della costruzione del cinema c’era il teatro Santa Radegonda, ma se torniamo ancora indietro nel tempo ed esattamente nel 1800 qui sorgeva la prima centrale elettrica d’Europa. Una centrale ricca di macchine a vapore, dinamo e caldaia a carbone. Ovviamente le tracce della sua esistenza si sono perse nel corso degli anni, ma se vi capita di trovare fotografie del Duomo dell’epoca, non sarà così difficile non notare sullo sfondo, la presenza di una ciminiera alta cinquantadue metri.
# La metropolitana più estesa del Paese
A Roma la metropolitana nasce nel 1955 e ci può anche stare, essendo la capitale doveva avere il primato su questo mezzo oggi così utilizzato. È un dato di fatto: se scavi a Roma trovi! Per cui la costruzione della metropolitana romana ha avuto parecchie difficoltà ad estendersi per via dei continui ritrovamenti storici. Per quanto Milano di storia ne abbia tanta, non ha avuto gli stessi problemi. Nel 1952 il comune deliberò il progetto del sistema metropolitano milanese che prevedeva la costruzione di quattro linee. Progetto che dopo tre anni divenne una realtà in costruzione e dopo dieci anni venne inaugurata la linea rossa. A questa sono seguite la verde, la gialla, la lilla e, storia di questi giorni, l’inaugurazione della blu. Se poi affianchiamo anche il passante ferroviario, si può dire che Milano ha sei linee metropolitane, caso unico in tutto il Paese.
# Il Pirellone
Per gli interisti il marchio Pirelli è legato profondamente alla squadra nerazzurra. Un marchio nato da un personaggio simbolo della produttività milanese: Giovanni Battista Pirelli che alla fine dell’Ottocento fondò la sua fabbrica omonima che, almeno nelle intenzioni originali, era quella di produrre articoli in caucciù. Qualche anno dopo brevettò il primo pneumatico per le biciclette e successivamente quelle per le vetture a motore. Soprattutto grazie a queste due invenzione, il marchio Pirelli è conosciuto in tutto il mondo ed è tutti gli effetti il simbolo per antonomasia dello pneumatico italiano per eccellenza. Allora perché il Pirellone? Oltre ad essere il rimo grattacielo visto in Italia era la sede principale dell’azienda e i cambi di uso del palazzo, per i milanesi è e rimarrà il Pirellone.
# L’invenzione della plastica
L’ingegner Natta nasce in Liguria, ma sin dalla sua tenera età dimostra di avere qualcosa di speciale che lo porta a diplomarsi a solo sedici anni e, dopo aver frequentato un biennio propedeutico in ingegneria a Genova, si trasferisce al Politecnico a Milano per completare gli studi e legare il suo nome alla città per sempre. Nel giro di poco tempo diventa prima assistente e successivamente docente incaricato sia al Politecnico che all’Università Statale. Nel 1938 fu chiamato a dirigere l’istituto di chimica industriale sostituendo Mario Giacomo Levi costretto lasciare dalle leggi razziali. Dopo la guerra, vissuta da sfollato milanese alla Cascina Marzorata di Vittuone, fu colpito da un inizio di Parkinson, cosa che non gli impedì di iniziare degli studi (a Milano) che lo portarono alla scoperta del polipropilene isotattico che portò la plastica nelle nostre case. Una scoperta che gli valse il Nobel nel 1963.
# Un milanese che inventò l’elicottero a vapore
È sicuramente uno dei milanesi più illustri. Figlio del primario dell’ospedale Fatebenefratelli e fratello del due volte candidato al Nobel per la medicina Carlo Forlanini. A differenza del padre e il fratello, il suo interesse virò sulle invenzioni, un interesse che lo portò nel 1877 a costruire il primo elicottero a vapore inaugurato nel salone dei Giardini Pubblici. Il veicolo si sollevò di tredici metri e restò sollevato per circa venti secondi per poi iniziare una lenta discesa. Grazie a questa esperienza, Milano si fregiò del prestigio di aver fatto volare il primo elicottero in metallo dotato di un proprio motore. Non a caso l’aeroporto di Linate è intitolato alla sua memoria.
# Il meglio del made in Milano
Potrei andare avanti per ore e raccontarvi della rivista Domus nata qui a Milano da Gio Ponti, ad Aldo Rossi e Renzo Piano, milanesi doc e unici italiani vincitori del premio Pritzker. Tutto questo perché Milano il suo fascino e la sua innovazione l’ha sempre dimostrata e a volte anche celata, ma quando emerge si manifesta con una potenza impareggiabile.
Continua la lettura con: 10 INVENZIONI diffuse nel MONDO che non sapevi fossero ITALIANE
MICHELE LAROTONDA
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