Piazza dei Mercanti: sede del luogo del massimo disonore per Milano, la “Pietra dei falliti“. In attesa della sentenza del giudice i futuri condannati dovevano aspettare seduti con le natiche nude sulla pietra spigolosa. Riviviamo la sua storia.
La PIETRA DEI FALLITI in Piazza Mercanti: nudi in attesa della sentenza
# Il Nuovo Broletto centro di potere cittadino
A pochi passi dal Duomo si trova una delle piazze più belle di Milano: Piazza dei Mercanti. Era l’antico cuore cittadino adibito tra il 1228 e il 1251 a Nuovo Broletto, spazio di prato recintato o piazza alberata dove avvenivano le assemblee cittadine e l’amministrazione della giustizia. Sostituì il vecchio Broletto che si trovava nell’area dell’attuale Palazzo Reale.
# Milano, i suoi 100.000 abitanti e le sei arcate per raggiungere il Palazzo della Ragione
La piazza che ospita oggi il Palazzo della Ragione era il centro di vita dell’antico comune dove al suo interno venivano prese la maggior parte delle decisioni per il comune milanese dell’epoca che nel tredicesimo secolo contava circa 100.000 abitanti e circa 10.000 edifici. Per giungere nella piazza bisognava attraversare le sei arcate corrispondenti alle sei porte delle mura medioevali cittadine.
# Il ritrovamento dell’emblema
Grazie alla costruzione dell’attuale Palazzo della Ragione, la piazza cambiò forma a partire dal 1228. Fu chiamato “della Ragione” perchè era il luogo dove l’amministrazione della giustizia, sia civile che penale, si esprimeva grazie alla figura del Giudice. Durante i lavori per la realizzazione del Palazzo, fu ritrovato l’emblema della “scrofa semi-lanuta”, probabilmente l’insegna cittadina dell’epoca romano-celtica o etrusca.
# La pietra dei falliti: natiche nude in attesa della sentenza
Nella Piazza, tra il Palazzo della Ragione e il lato sud, si trovava una struttura chiamata “pietra dei falliti”. La pietra spigolosa era una sorta di punizione per coloro che, in attesa della sentenza e ansiosi del responso, erano costretti a sedersi a natiche nude. Se inizialmente la pietra era dedicata soprattutto a coloro che frodavano o facevano fallire le proprie attività, nel ‘200 i ladri colti sul fatto venivano prima accecati ad un occhio e in caso di recidività erano entrambe le mani ad essere mutilate.
# Graziati o aiutati in cerca di libertà. Dove si trova oggi la pietra dei falliti?
La sentenza letta dalla “Parlera”, ovvero dal balcone della Loggia degli Osii (l’edificio di fronte al Palazzo della Ragione) avveniva in contemporanea alla messa all’asta dei beni del fallito, successivamente accompagnato nella prigione della Malastalla. In occasione del Natale o della Pasqua potevano essere liberati con l’elargita della grazia o grazie a qualche facoltoso uomo milanese che, per compiere un’opera di bene, decideva di appianare i debiti di qualche insolvente. In corrispondenza della “pietra dei falliti”, simbolo di sofferenza e dolore per chi infrangeva le regole, oggi possiamo trovare il pozzo che originariamente era posizionato in via Mercanti.
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MARCO ABATE
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