Mezzo secolo prima del futurismo, un altro movimento culturale prese vita a Milano. Era la Scapigliatura che negli anni sessanta dell’ottocento si diffuse da Milano nel resto del Paese. Il termine fu coniato da Cletto Arrighi nel 1852 e rappresentava una versione italiana della vita bohemiens francese.
Gli scapigliati erano animati da uno spirito di ribellione contro qualunque cosa, contro il romanticismo italiano e contro la cultura risorgimentale. La Scapigliatura fece emergere per la prima volta in Italia il conflitto tra artista e società, con la conseguenza di creare il mito della vita dissoluta ed irregolare (il cosiddetto maledettismo).