Dopo la fondazione del Partito Comunista italiano e l’invito della Terza Internazionale a un quotidiano in Italia, Antonio Gramsci il 12 febbraio 1924 fondò in via Settala l’Unità, il “quotidiano dei lavoratori”.
Così il suo fondatore motiva la scelta del nome: “L’unità a cui noi facciamo appello non è un richiamo di ordine sentimentale o decorativo, ma strumento idoneo per la lotta del proletariato, e alla base di una concezione politica ben definita”.
Il giornale viene soppresso dopo il fallito attentato a Mussolini del 31 ottobre 1926 ma prosegue in clandestinità fino al 1942. Nel settembre del 1945 venne organizzata la prima Festa dell’Unità a Mariano Comense, perché Milano era ancora in rovina. Successivamente la sede dell’Unità venne spostata a Roma.
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani