E’ molto noto il soggiorno a Milano di Leonardo Da Vinci, chiamato da Ludovico il Moro. Meno noto invece quello di un altro grande della pittura italiana che avvenne circa un secolo e mezzo prima.
Dopo essere stato ad Assisi, Rimini,Padova e a Napoli, a quasi 70 anni Giotto risponde alla chiamata di un Visconti, Azzone, che lo voleva per decorare il Palazzo Ducale, ora conosciuto come Palazzo Reale.
Il vecchio Giotto visse così a Milano tra il 1335 e il 1336 dipingendo la Sala delle Udienze, con figure di eroi e condottieri della mitologia pagana e della storia cristiana, immortalati nei due cicli della Gloria Mondana (o Vanagloria) e del Trionfo della Fama.
Nel Trionfo della Fama, tra i principi cristiani appariva anche Azzone Visconti, insieme a Enea, Ettore, Ercole, Attila e Carlo Magno. Giotto si spense poco dopo, l’8 gennaio del 1336, a 70 anni di età.
Di questi affreschi nulla è rimasto. Restano comunque altre testimonianze del grande pittore
nei resti degli affreschi della chiesetta di San Gottardo in Corte (la grande Crocifissione), dell’Abbazia di Viboldone e di Chiaravalle.