Pochi sanno che negli anni cinquanta Milano fu assieme a Parigi e a Darmstadt una delle capitali europee della musica elettronica. Lo si deve a due funzionari della RAI di corso Sempione, Giulio Razzi e Nino Castelnuovo, che aprirono lo studio di fonologia musicale in cui riprodurre suoni inesistenti in natura.
Lo Studio di fonografia è stato chiuso nel 1983 e lo si può trovare nel Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco.
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani