Quando a Milano ci si trovava in LATTERIA

L'epoca delle latterie

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credits: dissapore.it

Facciamo un tuffo nel passato e andiamo nella Milano degli anni Cinquanta. Immaginiamo la frenesia dell’epoca dovuta al boom economico del dopo guerra e immergiamoci nelle vie di una città decisamente diversa da quella che conosciamo oggi. Facciamo finta di passeggiare per la strada e di imbatterci in una bottega, una latteria per la precisione, di entrare e di scoprire questo luogo, oggi quasi del tutto dimenticato.

Quando a Milano ci si trovava in LATTERIA

# Da semplice rivendita di latte a bar-trattoria

credits: mauro lupoli fb

Le prime latterie nascono come semplici rivendite di latte, i piccoli negozi caratterizzavano le strade di Milano già alla fine dell’800. Bisogna arrivare agli anni del dopoguerra per assistere ad una loro prima trasformazione. Sull’onda del boom economico, infatti, queste botteghe si trasformarono anche in luoghi dove mangiare un buon piatto casalingo ad un prezzo modestissimo. Fu così che davanti alla parola latteria si aggiunse quella di bar, parola che ampliò la clientela, senza modificare l’identità del luogo.

# Arredamento modesto e prodotti stagionali: ecco le caratteristiche delle vecchie latterie

credits: pinterest.it

Le principali caratteristiche delle latterie erano: l’arredamento modesto ed essenziale, i tavoli di marmo, la stagionalità dei prodotti venduti e l’inconfondibile odore di formaggio.

Benché si fossero trasformate in simil trattorie, le latterie non persero mai la loro funzione principale: quella di punto vendita di latte e derivati. In inverno erano solite vendere coni di panna montata con un’aggiunta di cannella e bustine di castagnaccio, mentre, negli anni del boom, nelle loro vetrine spuntarono anche biscotti industriali e soldatini giocattolo.

# Non solo negozi, ma anche luoghi si socialità e aggregazione

credits: pinterest.it

La clientela era per lo più modesta e abituale, le vecchie botteghe infatti erano luoghi di riferimento per le famiglie della classe operaia che abitavano le periferie.

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I negozi al dettaglio erano un elemento centrale per il tessuto urbano di un tempo, ogni quartiere aveva le sue botteghe che non erano solo punti vendita, ma veri e propri luoghi di aggregazione.

La piccola distribuzione non garantiva solo alimenti freschi e di stagione, ma arricchiva i quartieri di uno speciale senso di comunità, che garantiva a tutti gli abitanti una rete di supporto e aiuto.

# La scomparsa dei negozi al dettaglio e le poche latterie rimaste

credits: restaurantguru.it

Verso la fine degli anni ’70 le latterie, come molti altri negozi al dettaglio, iniziano a chiudere i battenti, fino a scomparire quasi del tutto, fagocitate da supermercati, bar e ristoranti.

Oggi sono davvero pochi quelli che fanno la spesa dal fruttivendolo, dal macellaio e dal lattaio, eppure, qualche vecchia latteria è rimasta nel capoluogo meneghino. Alcune si sono un po’ modernizzate e adattate ai tempi, mentre altre, come la latteria di via Salvini, hanno mantenuto l’insegna e l’arredamento dell’epoca, per non dimenticare una realtà che è stata al centro della nostra storia.

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CHIARA BARONE

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Chiara Barone
Nata e cresciuta a Milano, sono una studentessa all'ultimo anno di Sociologia. Sogno un mondo più inclusivo dove cultura, passione e curiosità siano motore di innovazione e miglioramento.