Stazione di Milano Centrale. Fino al 1931 si trovava nell’odierna piazza della Repubblica che si chiamava Piazzale Stazione Centrale, prima, e piazzale Fiume, negli anni del Fascismo. Ecco com’era e come si è trasformata.
Quando la stazione Centrale era nell’odierna piazza della REPUBBLICA
Con il nuovo secolo nasce la necessità di una nuova stazione
A cavallo tra il XIX e il XX secolo per l’aumento del traffico ferroviario con snodo in Milano cominciò ad affermarsi l’idea della necessità di una nuova e più grande stazione Centrale. Questa necessità nacque sia dall’aumento della popolazione della città, che proprio in quegli anni insieme all’industrializzazione andava vedendo crescere la sua ricchezza e il suo prestigio, sia dall’industrializzazione di tutto il Nord Italia a cui serviva una rete di collegamento ferroviario adeguata.
La stazione degli austriaci
Fino al 1931 questo ruolo di hub ferroviario era stato svolto da un’altra stazione centrale, situata nell’odierna Piazza Repubblica e denominata: stazione di Milano Centrale. Questa Stazione vide i suoi albori, addirittura prima della nascita del Regno d’Italia, legati all’Impero Austriaco, il quale, a causa di precarie condizioni economiche, oltre a vendere, privatizzando, gran parte delle ferrovie del Regno Lombardo-Veneto ad una società capitanata dalla famiglia di banchieri Rothschild, concesse il permesso di costruire una nuova linea ferroviaria intorno a Milano e una nuova stazione.
Lo sdoppiamento della vecchia stazione: la nuova Centrale e la stazione Garibaldi
In occasione della visita del Re Vittorio Emanuele II giunto in treno da Torino venne inaugurata la stazione di Milano Centrale che rimase in funzione dal 1864 fino al 1931. In questa data dopo anni di servizio, in piena epoca fascista, il sistema ferroviario milanese subì una nuova modifica di rilevanza stoica: una parte della stazione preesistente venne arretrata in direzione Nord-Est dando origine all’attuale Stazione Centrale in Piazza Luca d’Aosta.
In parte venne arretrata in direzione Nord-Ovest creando la stazione di Milano Porta Nuova, soprannominata “le Varesine”, che poi nel 1963 divenne Stazione di Milano Porta Garibaldi. Tale nuovo assetto studiato per le stazioni ferroviarie di Milano si andò ad innestare un un nuovo anello ferroviario che cingeva la città, più ampio e quindi meno restrittivo per lo sviluppo urbanistico del precedente.
Quell’anello ferroviario iniziato negli anni 30 fu allora molto importante per lo sviluppo di Milano, e ancora oggigiorno è fulcro di cambiamento per la città con il progetto Scali Ferroviari che modificherà e modernizzerà la nostra città negli anni a venire.
Continua la lettura con: la Stazione Centrale è la più grande d’Europa
FEDERICO POZZOLI
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