Anche a Milano c’è Campo dei Fiori

Il villaggio dei fiori di inizio '900 ha dato il nome a questo quartiere di Milano

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Da: Milano sparita e da ricordare

Il nome deriva dal villaggio costruito nel 1919 dall’Istituto Autonomo Case Popolari per rispondere alla necessità abitativa della crescente popolazione milanese.

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Anche a Milano c’è Campo dei Fiori

# Il villaggio dei fiori che è stato cancellato

Credits: skyscrapercity.com – Il Villaggio Campo dei Fiori

Il villaggio era composto di villette monofamiliari attraversato da strade che portavano ciascuna il nome di un albero, e che proprio quella specie ne caratterizzasse l’arredo floreale. Le case erano di fattura modesta, di un piano e con un piccolo giardino, realizzate per i reduci di guerra e mutilati, successivamente assegnati ai pensionati delle ferrovie dello stato.

Foto aerea quartiere Campo dei Fiori
Credits: milano.biblioteche.it – Foto aerea quartiere Campo dei Fiori

Dopo la guerra, risultarono inadatte alle mutate le condizioni socio-economiche del paese.  Si attuò quindi un nuovo piano urbanistico, con la demolizione delle villette e la realizzazione di unità abitative di piccola e media dimensione ai lati del quartiere, venduti ai privati.

Dopo le proteste degli abitanti sfrattati dalle case abbattute, i primi condomini costruiti, e non ancora venduti e abitati, furono soggetti ad una delle prime occupazioni politiche di case vuote in Italia ad opera di Lotta Continua, Sinistra Proletaria e altre associazioni.

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# Il quartiere Campo dei fiori oggi

Credits: wikipedia.org – Il quartiere oggi

È un quartiere di estensione modesta situato tra Villapizzone e la Ghisolfa, delimitato dalla tratto di ferrovia Milano Porta Garibaldi – Milano Certosa e segna il confine con la Bovisa, rappresenta la linea di demarcazione tra il Municipio 8 e il Municipio 9.

Ha la conformazione del tipico quartiere residenziale, ben ordinato, con una serie di piccole palazzine condominiali ai lati del parco e gli edifici più alti affacciati in via Mac Mahon.

Continua la lettura con: I due chilometri di via Mac Mahon

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.